Invitata da Daina Maja Titonel a chiudere un ciclo espositivo di due anni dedicato alle artiste, Ria Lussi esprime – con leggerezza e ironia, ma non senza provocatoria virulenza – il suo punto di vista sullo “spinoso” tema della parità di genere nel mondo dell’arte contemporanea, esponendo diciassette ironici autoritratti ad acrilico – in formato “tondo” – dove gli aggettivi attribuiti di volta in volta alla diversa “Rosa”, suggeriscono una chiave di lettura delle candide e metamorfiche figure che emergono da una ricercata variazione sul colore.

Completano la mostra il busto di Leonardo da Vinci in cristallo di Murano (2016), tre “Rosari” (2016) in vetro soffiato dal Maestro vetraio Silvano Signoretto, e uno struggente “volto” di Irene (2014), unica imperatrice nei quindici secoli di storia dell’Impero romano d’Oriente e d’Occidente.

Una riflessione, dunque, condivisa sulla disparità dei numeri ancora oggi tutti a sfavore del “rosa”; e una ricerca documentata, durante la mostra, dalla stessa gallerista la quale – anche grazie alla sua formazione matematica – ha comparato numeri e presenze in percentuale, per approfondire l’attuale portata del divario.

Per citare solo alcuni dati recenti:
– Fra il 2008 e i primi mesi del 2019 si sono spesi oltre $ 196,6 miliardi in arte. Di questi, soltanto il 2% circa destinati ai lavori delle artiste ($ 4 miliardi per quasi 6.000 artiste). Dato ancora più significativo se confrontato – nello stesso arco temporale – con i $ 4,8 miliardi registrati alle aste per le sole opere di Pablo Picasso.
– Il record d’asta stabilito per l’opera di una artista (il dipinto “Propped” di Jenny Saville) è di $ 12,4 milioni di dollari (Sotheby’s, ottobre 2018), contro i $ 91,1 milioni per “Rabbit” di Jeff Koons (Christie’s, maggio 2019).

L’esposizione è accompagnata da un catalogo con contributi critici di Umberto Palestini, Gloria Fossi e una nota botanica sulla rosa di Roberto Valenti.

NOTE BIOGRAFICHE
Ria Lussi nasce a Milano; vive e lavora a Roma, dopo Palermo, Napoli, Parigi, Urbino, Trieste. Studia pittura a Parigi, traduzione poetica a Trieste, visual design a Urbino.