A Roma, l’1 dicembre 2019, alle ore 16.30, si inaugura il Presepio Emozionale di FRATE INDOVINO: con il suo Calendario da 75 anni Casa Editrice dei Frati Minori Cappuccini dell’Umbria.

Nella basilica parrocchiale di San Marco Evangelista al Campidoglio (Piazza di San Marco, 48, nel complesso di Palazzo Venezia) dal 2 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020 il presepio di cartone più grande al mondo, in grandezza naturale dove ci si può passeggiare dentro!

Il “Presepio Emozionale” occupa oltre 200 metri quadrati ed è la riproduzione di un tipico villaggio medievale dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Le caratteristiche strutturali sono: stampato in una superficie di circa 3.000 metri quadri su materiali ecologici e di recupero circa 500 pannelli di cartone stampati in quadricromia, i disegni sono stati commissionati a illustratori professionisti conosciuti a livello mondiale; è stata necessaria una intelaiatura (con travi di legno) lunga circa mezzo chilometro. La progettazione ha richiesto 1.200 ore, compresa la piattaforma galleggiante costruita anch’essa in 225 pedane di cartone piegate ad incastro, senza collanti o punti metallici. I personaggi, in cartone stampato e a grandezza naturale, sono collocati in modo che gli appassionati possono camminare all’interno di questo presepio e incontrare quegli artigiani e quelle persone che vivevano al tempo di San Francesco: il mugnaio con il frantoio ed il mulino, l’erborista con la sua bottega, o quelle del vasaio e della tessitrice; il maniscalco a lavoro nella stalla, il cestaio, i pastori nel loro bivacco, le lavandaie e l’ortolano con la sua casa. A completare l’antico borgo medievale c’è anche la riproduzione figurativa di un forno pubblico dove ogni famiglia cuoceva il proprio pane. Entrando all’interno di questo villaggio, girando attorno alla fontana e proseguendo ancora, si giunge infine alla capanna dove sono riprodotti i personaggi della Natività. Ci si può avvicinare ad essi, guardando questo mondo incantato con occhi diversi! Un posto molto speciale dove i piccoli si sentono grandi e gli adulti tornano ad essere bambini!

I motivi. I Cappuccini Umbri, a quasi ottocento anni dal primo Presepio vivente di Greccio, voluto e realizzato da san Francesco, rinnovano l’incanto di questa tradizione all’interno di una basilica caratterizzata da vicende storiche importanti e abbellita con opere d’arte uniche al mondo. Questo impegno rientra nella visione dei Cappuccini umbri e cioè il considerare l’Opera Frate Indovino una forma semplice, fraterna e gioiosa di presenza in mezzo al popolo. Le Edizioni Frate Indovino, e quanto ad esse collegato, devono contribuire alla costruzione di un mondo nuovo e migliore. Le attività della Casa Editrice debbono essere uno strumento della Provvidenza nell’annuncio della Parola e, seguendo i consigli evangelici, siano permeate di uno spirito missionario per essere al fianco di chi vive nella nostra società e in tutte le famiglie, portando loro il messaggio francescano di letizia e speranza.

Aspetto culturale. Non a caso si è scelto il Medioevo per l’ambientazione del Presepio, volutamente nel periodo in cui il Poverello di Assisi offriva il suo esempio e lanciava il suo innovativo messaggio. La ricostruzione attentamente filologica di tale periodo è stata curata da docenti universitari di storia medievale, che hanno fornito dettagli progettuali persino riguardo ai colori da utilizzare per gli intonaci delle strutture.

Il progetto. Seguito da ingegneri meccanici, è realizzato con “materiali poveri”: quasi completamente con legno e cartone riciclati e riciclabili, rivestiti da fogli stampati per offrire l’effetto grafico voluto. Nella scelta dei materiali e nella commissione del lavoro assegnata a giovani professionisti si vuole cogliere il senso del messaggio francescano: fiducia ai giovani e rispetto della natura attraverso il recupero di materiali che siamo abituati a scartare.

I promotori dell’evento. I Frati Minori Cappuccini dell’Umbria, nella realizzazione del Presepio, hanno il patrocinio del Vicariato di Roma e la fattiva collaborazione della Parrocchia di San Marco Evangelista al Campidoglio tramite il Rev. Mons. Don Renzo Giuliano.

I 75 anni di Frate Indovino. Le Edizioni Frate Indovino nascono di fatto con il celebre Calendario, uscito con la tiratura di 2.000 copie nel dicembre 1945 per l’anno 1946. 75 numeri del “Calendario degli italiani” appesi a quel chiodo che è nella cucina di milioni di famiglie italiane. Già in tempi “non sospetti” Frate Indovino ha sempre portato avanti il suo messaggio francescano di rispetto e amore per la natura, con suggerimenti pratici su come coltivare, cucinare, pulire, gestire la casa in modo ecologico, con quelli che una volta erano considerati come simpatici consigli delle nonne ed ora sono una priorità assoluta per la salvezza del pianeta. Non solo questo: in 75 anni non si è solo raccomandato un rapporto ecologico con l’ambiente, ma soprattutto l’ Ecologia del Cuore, cioè l’amore e la massima attenzione per le persone vicine e non solo per le piante e gli animali.

La filosofia di Frate Indovino si fonda su due direttrici: la prima, e più importante, è costituita dalle opere caritative e di promozione sociale, vissute come vocazione, sia in Italia che nella ultra centennale Missione in Amazzonia, in un territorio molto vasto che si estende dalla città di Manaus sino ai confini con Colombia e Perù; la seconda è rappresentata dalla divulgazione della cultura, sentita come missione, attraverso le pubblicazioni.
La location: la Basilica di San Marco Evangelista

La Basilica, secondo la tradizione, sorge sulla casa dove San Marco Evangelista, nell’anno 62, interprete dell’Apostolo Pietro, per preghiera dei Romani, scrive il suo Vangelo. Aspetto curioso: nel testo evangelico di Marco (come anche in quello di Giovanni) non si fa menzione dell’infanzia di Gesù e tantomeno della Natività, iniziando a descrivere il suo ministero pubblico nell’età adulta.