Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare Iposcenio, terza mostra in galleria dell’artista Guglielmo Castelli (Torino, 1987).
A cinque anni dalla personale Eparina del 2014, questo progetto intende fare il punto sugli sviluppi più recenti del lavoro del pittore torinese, presentando un nucleo di opere inedite, ideate e prodotte specificamente per questa occasione. In queste ultime tele è possibile leggere una nuova, matura, fase della sua ricerca, con l’utilizzo di una gamma cromatica più accesa e una spiccata attenzione verso il dettaglio e l’ornamento, informata dallo studio della grande pittura europea del Novecento.
Il modo di trattare lo sfondo è consapevole e strutturato: le figure sono collocate all’interno di spazi psicologici, attraversati da forze e dinamiche alle quali possono opporre resistenza o invece arrendersi. Nei lavori in mostra Castelli mette in discussione la relazione tra spazio interno ed esterno, viscere e ambiente, rovesciando in qualche modo i precetti della pittura rinascimentale, con il suo sistema di rigide relazioni geometriche e razionali. La riflessione sulla costruzione dello spazio si allarga in Iposcenio oltre i confini della tela, con un’installazione ambientale che introduce e accompagna le opere in mostra nella sala centrale della galleria: emerge qui la formazione dell’artista in ambito scenografico, da cui deriva l’attitudine verso la composizione degli spazi e la “mise en scène”. Per la prima volta l’artista presenta inoltre gli esiti di alcune sperimentazioni con la ceramica, in cui il modellato replica le posture “liquide” dei personaggi dei dipinti. La pittura di Castelli esce così dalla superficie della rappresentazione per prendere corpo nello spazio, moltiplicando le possibilità narrative e proiettandosi in un nuovo campo di ricerca.