“Oltre all’accoppiamento (e al diavolo l’Immaginario), vi è quest’altro abbraccio, che è una stretta immobile: siamo ammaliati, stregati: siamo nel sonno, senza dormire; siamo nella voluttà infantile dell’addormentamento: è il momento delle storie raccontate, della voce che giunge a ipnotizzarmi, a straniarmi (…) Tutto tutto rimane sospeso: il tempo, la legge, la proibizione: niente si esaurisce, niente si desidera: tutti i desideri sono aboliti perché sembrano essere definitivamente appagati” . Roland Barthes, Frammenti di un discorso amoroso.

LA MOSTRA – Tutto il mistero, la bellezza e la magia dell’amore in una delle più celebri espressioni di Roland Barthes, saggista e critico letterario francese, fra i principali esponenti della nuova critica francese di orientamento strutturalista. Il linguista, nella sua opera principale, racconta l’amore in tutte le sue sfaccettature. E l’artista Roberto Di Costanzo si fa ispirare proprio dalle sue preziose e travolgenti parole per raccontare tutte le forme dell’amore, tra ricerca e passione, abbandono e pienezza.
La mostra “Discours d’amour”, liberamente ispirata a “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes, è curata da Francesca Anfosso e inaugurerà giovedì 18 ottobre alle 18:30 presso Galleria 28, in Piazza di Pietra, a Roma. Sarà visitabile sino a domenica 18 novembre, ai seguenti orari: lunedì dalle 16 alle 20, da martedì a sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 20, domenica su appuntamento. Le opere, una trentina in tutto, sono distribuite su due livelli: al primo si concentreranno i “frammenti amorosi”, mentre al secondo largo spazio agli elementi architettonici e urbani, romani e non solo.

LE OPERE IN MOSTRA – Un racconto delicato, fatto di chine e di strisce di colore, per far vivere tutte le fasi dell’amore. I quadri e le tele dell’artista smuovono le corde più sensibili dell’animo umano e travolgono lo spettatore che vive e rivive le emozioni più forti, quelle belle e anche quelle tormentate, di un innamoramento.
“Nelle opere dell’artista – spiega la titolare della galleria Francesca Anfosso, nonché curatrice della mostra – i corpi e gli sguardi sono lo scrigno e la finestra dell’anima, vibrano e “parlano” a chi li osserva, suscitando empatia e immedesimazione. La tensione a sviluppare e arricchire nel continuo i canoni della sua arte alla ricerca di una perfezione mai sterile ha di recente portato Di Costanzo ad un più esteso ricorso al colore, attraverso l’utilizzo di sanguigna e carboncino, e alla proposta di ritratti di sempre maggior formato. I rinnovati effetti cromatici e dimensionali rendono ancor più intenso e nitido il “discorso” Di Costanzo; i corpi, i volti e gli sguardi vengono incontro all’osservatore, che attraverso una percezione quasi tattile ne coglie e ne condivide i messaggi emozionali E lo fa in grande forma, con un’esposizione che coniuga il vecchio e il nuovo, la ricerca e la conferma, tra nuovi soggetti e un excursus del vissuto, stilistico e artistico, del giovane artista”.

L’ARTISTA – Illustratore, ritrattista, pittore. Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia in costume, scenografia e arredamento per il cinema con l’aiuto del suo mentore, il Maestro costumista Piero Tosi. Comincia quindi a lavorare come illustratore per numerose case editrici italiane ed estere tra cui Azimut e Editions Nomades. Dopo molte mostre collettive e personali in Italia, presenta le sue opere all’Espace Pierre Cardin su invito dello stesso Pierre Cardin, ed entra in contatto con il pubblico di collezionisti francesi.
I suoi lavori vengono poi esposti alla Casa dell’Architettura di Roma, all’Institut Français – Centre Saint-Louis e alla 71esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia durante la quale rende omaggio a Federico Fellini con una serie di illustrazioni a china ispirate ai suoi film. Oggi le opere di Roberto Di Costanzo sono entrate in numerosi salotti privati e i suoi carnet de voyage editi da Editions Nomades sono distribuiti in tutto il mondo nelle sette librerie della Maison Vuitton. Al momento è insegnante di storia del costume all’Accademia del Lusso di Roma, di disegno dal vero all’Accademia Italiana di Roma e di nudo artistico alla RUFA.