È un incontro inaspettato quello tra specie faunistiche di diverse provenienze – dai pinguini, agli elefanti, alle rondini, ai delfini – che hanno trovato la propria residenza estiva a Castel Romano Designer Outlet. Oltre cento le maxi sculture del movimento Cracking Art, dalle dimensioni più svariate e dai colori vivacissimi, che sorprendono i visitatori attraverso piazze, viali, tetti e passaggi segreti, per un itinerario sorprendente che è il tramite per parlare di arte e di sostenibilità.

La scoperta progressiva delle diverse sculture è un modo originale ed affascinante per raccontare ad adulti e bambini i temi del mondo contemporaneo: sostenibilità, circolarità, cultura etica e innovazione tecnologica. Le opere sono realizzate per sollecitare una riflessione collettiva sui temi dell’effetto antropico sull’ambiente naturale. Rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d’arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo, esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura.

La mostra sarà occasione di formazione e di conoscenza per i visitatori di Castel Romano. Diverse le attività pensate per i più piccoli, dalla caccia al tesoro delle specie animali (sempre attiva) ai workshop creativi gratuiti a tema ambientale, organizzati nei weekend del 16, 23 e 3o luglio e poi a settembre, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 18.30.

Sono moltissime le storie che questi animali sanno raccontare. Se il coccodrillo gigante stabilisce una connessione tra estinzioni dovute a fenomeni naturali a quelle che oggi rischiamo a causa delle azioni umane, la pioggia di rane è la metafora di eventi climatici inattesi. Se il branco di lupi racconta l’importanza dell’azione di gruppo destinata al bene collettivo, le rondini – simbolo per eccellenza della rinascita della natura dopo l’apparente stasi dell’inverno – scendono a terra per condividere l’auspicio a una rinascita culturale nell’ottica della sostenibilità. I coloratissimi delfini ci rammentano che per mantenere vivo il loro incredibile spettacolo dobbiamo avere massimo rispetto della salute dei nostri mari.

Il movimento Cracking Art nasce nel 1993 con l’obiettivo di cambiare radicalmente la storia dell’arte attraverso un forte impegno sociale e ambientale che unito all’utilizzo rivoluzionario dei materiali plastici mette in evidenza il rapporto sempre più stretto tra vita naturale e realtà artificiale. Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese “to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare. Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica: per gli artisti è questo il momento in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte.