Domenica 24 Novembre 2019
Apertura straordinaria per il FAI. Ingresso e visita gratuiti a cura dei volontari

Non è un Museo, è una esposizione che crea una emozione. Così si presenta il Museo di Storia della Medicina dell’Università La Sapienza di Roma: oltre 10.000 pezzi costituiscono il suo ricco e prezioso patrimonio.

Esempio unico in Italia, la collezione si è formata grazie ad acquisizioni e donazioni nel tempo – il collezionista più famoso fu Evan Gorga, un tenore di successo, vissuto tra la metà dell’800 e l’inizio del ‘900: dopo aver abbandonato la lirica si è dedicato alla sua dispendiosa passione di radunare oggetti che vanno ad arricchire il patrimonio di diversi musei di Roma. Ma anche oggetti e libri appartenuti al suo fondatore, il medico Adalberto Pazzini.

I temi salienti della storia della medicina ci avvicineranno alla evoluzione del sapere medico occidentale, un vero e proprio viaggio dalla preistoria fino alla medicina genomica: si passerà da oggetti con rilevante valore magico o riguardanti la medicina dei primitivi, al laboratorio dell’alchimista, ad una farmacia del secolo XVIII, ad un laboratorio della strega, alla ricostruzione di una tipica spezieria romana di evo moderno.

E’ una occasione particolare per calarsi nella suggestiva atmosfera medica attraverso il Quattrocento e il Rinascimento fino al ‘900. Una serie di ricostruzioni di ambienti, intorno ad una piazzetta medievale, voluti da Pazzini stesso nel 1953, ci portano in una wunderkammer: una “camera delle meraviglie”, una sorta di “gabinetto delle curiosità” dove si susseguono vere e proprie scenografie in cui si alternano arredi, rivestimenti di pareti in stucco intorno a strumenti medici originali.

Vedremo vasi da farmacia di manifattura italiana (da Faenza, a Deruta, a Caltagirone), una collezione di bottiglie di San Nicola, farmacie portatili di rara perizia artigiana, passando per vetrerie alchemiche e farmaceutiche dove risplendono vetri azzurri veneziani con ornati a colori e bottiglie dipinte a mano. Ancora ferri chirurgici destinati a vari usi, non ultimi gli “alfonsini” del XVI secolo usati per l’estrazione dei proiettili delle armi da fuoco. Un filo che unisce trasversalmente le arti e i saperi dell’uomo.

Corsie preferenziali per Iscritti FAI.
Apertura dalle ore 10.00 alle ore 19.00 in Viale dell’Università, 34.
L’ultimo gruppo di 25 persone entra alle 18,15

In collaborazione con il Museo di Storia della Medicina – Sapienza Università di Roma