Andrea Nunzi : batteria
Gianluca Figliola : chitarra
Giulio Scarpato: Contrabasso
Batterista, didatta, session man e membro stabile di numerosi progetti in ambito nazionale ed internazionale (per citare alcuni nomi: Amii Stewart, Steve Grossman,Fabrizio Bosso, Pietro Lussu, Giovanni Amato, Neffa, Scott Hamilton, Nick The Nightfly, Max Ionata, Dario Deidda, Sandro Deidda, Maurizio Giammarco , Massimo Farao’, Milcho Leviev, Pietro Ciancaglini, Marco DiGennaro, Nicola Conte, Paolo Benedettini, Giorgio Rosciglione, Luca Mannutza, Pippo Matino, Danilo Memoli,Paolo Recchia, Alice Ricciardi, Joy Garrison, Marcello Rosa, Daniele Scannapieco, , Vincent Harring, Walter Blanding, Andy Gravish, Flavio Boltro, Gianluca Lucantonio, Gaetano Partipilo, Tommaso Scannapieco, Marco Loddo, Emanuele Basentini, Nicolas Folmer, Magnus Lindgrem, Vince Benedetti, Joel Holmes, Alex Hofman, Ehud Asherie e molti altri). Si presenta dando nuova interpretazione a diversi repertori del jazz tradizionale, utilizzando l’improvvisazione come prerogativa principale.
Un trio di primo livello con Gianluca Figliola alla chitarra , Vincenzo Florio al contrabbasso e Andrea Nunzi alla batteria. Tre delle migliori espressioni del jazz italiano – diversi per formazione e carriera ma uniti dallo stesso rispetto e amore per il jazz, soprattutto dal vivo. Le collaborazioni anche a livello internazionale, le registrazioni in studio, le presenze nei maggiori club e festival non solo in Italia li hanno fatti apprezzare al pubblico e posti all’attenzione della scena jazzistica nazionale e non solo, confermando quanto il lavoro e lo studio uniti a talento e doti tecniche e improvvisative non comuni siano alla base di un concerto di jazz dal vivo ben riuscito: l’interplay e il rispetto per il pubblico fanno il resto.
Suonare standard non è proprio come suonare cover, se volete scoprire la differenza le due ore di stasera vi possono chiarire le idee. Il jazz per noi è una musica che prima di tutto deve arrivare gentilmente alle orecchie del pubblico, invitandolo a un dialogo, ad entrare in un’atmosfera. Il concerto di stasera, e più in generale la filosofia del club, rappresenta un continuo omaggio – mai un’imitazione ridicola per fare il verso a… – alla grande tradizione del jazz, ai suoi generi – dallo swing all’hardbop – in compagnia di alcuni dei migliori musicisti della scena jazz italiana e di una selezione degli standard e delle più belle canzoni estratte dai grandi songbooks del 900 dei maggiori compositori – da Cole Porter a Duke Ellington, da George Gershwin a Irving