Tartarughe azzannatrici a Roma sono pericolose per l’uomo? Cosa sappiamo su questo animale? Tutti i dettagli e curiosità

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Avete mai sentito parlare delle tartarughe azzannatrici? Esse sono carnivore e a quanto pare si trovano anche a Roma. L’animale viene considerato un predatore, da tutti conosciuto per il suo morso che a quanto pare incute molto timore. In realtà, però, ci sarebbe anche un altro aspetto da non sottovalutare: ecco di cosa si tratta.

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Tartarughe azzannatrici a Roma: fare attenzione al morso

Il morso delle tartarughe azzannatrici è molto popolare, inoltre, l’animale sarebbe aggressivo sia dentro che fuori dall’acqua. La sua struttura ossea mascellare assomiglia a quella di un becco, la testa e il collo sono molto mobili ed è per tale ragione che la tartaruga riesce ad effettuare un morso a scatto.

Esse appartengono alla famiglia di Chelydra. Queste tartarughe quando sono in acqua cercano di scappare e nascondersi, sulla terraferma, invece, tendono ad assumere un atteggiamento più aggressivo. Per tale ragione, infatti, esse non vengono allevate tra le mura domestiche neanche se si parla della località d’origine.

Il morso della tartaruga azzannatrice risulta essere molto pericoloso e può causare ferite anche gravi. Pensate che la tartaruga alligatore, una specie molto simile ma più grande per le dimensioni, con un singolo morso può staccare le dita.

Oltre al morso, fare attenzione ad un altro aspetto

Un altro motivo per cui non vengono allevate nell’ambiente domestico riguarda i loro artigli. A quanto pare, le tartarughe azzannatrici li hanno molto affilati proprio come i cani. A differenza loro, però, non li usano come arma ma solo per scavare nel terreno.

Dunque, per una serie di ragioni diventa difficile accudire l’animale. Sollevarlo per la coda è pericoloso e può danneggiare la sua colonna vertebrale. Afferrarlo ai lati del guscio può essere pericoloso per l’uomo visto che la tartaruga possiede un collo molto mobile che riesce ad allungarsi all’indietro del carapace, fino ai piedi posteriori, così da sferrare un morso.

FOTO: SHUTTERSTOCK