Un territorio che custodisce tracce preziose della Roma più antica, spesso ignorate dagli stessi abitanti del quartiere. Un culto misterioso dedicato alla dea della fertilità. Un percorso artistico che unisce archeologia, memoria dei luoghi e linguaggi contemporanei. È questo l’universo evocativo di “Sulle orme degli Arvali”, il progetto culturale curato dall’Associazione Muri Lab APS che negli ultimi mesi ha trasformato la Magliana vecchia in un laboratorio a cielo aperto di storia e creatività.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, nasce con un obiettivo chiaro: restituire vita e visibilità al culto degli Arvali, antichissimo collegio sacerdotale attivo nell’area oggi compresa nel Municipio XI. È qui, tra via della Magliana, via del Tempio degli Arvali e le Catacombe di Generosa, che sorgevano il bosco sacro, il tempio della dea Dia e gli spazi in cui i sacerdoti svolgevano rituali propiziatori legati alla fertilità dei campi.
Per raccontare questa memoria sotterranea, Muri Lab ha scelto la via dell’arte contemporanea, affidando all’artista Ale Senso (Alessandra Odoni), figura di spicco nel panorama dell’arte contemporanea e della street art italiana, la creazione di sette installazioni site-specific. Ogni opera interpreta un elemento chiave del culto: dalla Purificazione all’Offerta, dalle Epigrafi fino al Bosco Sacro. Le tecniche utilizzate spaziano dai murales alla light art, dalla scultura alle proiezioni, in un percorso che intende far dialogare il paesaggio moderno con le suggestioni dell’antico santuario.
Le installazioni, tutte realizzate con materiali sostenibili, sono accompagnate da targhe informative con QR code che permettono di approfondire storia, simbologie e contesto tramite contenuti digitali, descrizioni accessibili per non vedenti e testi in inglese.
Il viaggio – vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025 – è cominciato lo scorso luglio ed è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR Caput Mundi.
Il progetto curato da Muri Lab APS, associazione di guide turistiche abilitate formata da storiche, storiche dell’arte e archeologhe, nasce con un obiettivo tanto semplice quanto ambizioso: restituire visibilità al complesso cultuale degli Arvali, antichissimo collegio sacerdotale dedicato alla dea Dia, divinità della fertilità agricola.
Il santuario romano – tra tempio, bosco sacro ed edifici di culto – sorgeva dove oggi si sviluppa la Magliana vecchia, e ha riportato alla luce alcune straordinarie iscrizioni, esposte al Museo Nazionale Romano delle Terme di Diocleziano, in cui i sacerdoti registravano riti, sacrifici e celebrazioni.
A partire da queste testimonianze, la urban artist Ale Senso (Alessandra Odoni) ha progettato sette installazioni site-specific, ciascuna delle quali concepita come una “stazione rituale”: dalla Purificazione all’Offerta dei cereali cotti, passando per le Epigrafi e la ricostruzione evocativa del Tempio della dea Dia. Le opere spaziano dalla pittura murale alla scultura, dalle proiezioni luminose agli interventi trasparenti che generano ombre – segni visivi capaci di creare dialogo tra i gesti sacri antichi e gli spazi della città contemporanea. Il percorso si conclude nel Bosco Sacro, dove elementi simbolici di sangue, fuoco, aria e acqua richiamano i rituali di purificazione e propiziazione agricola.
Ogni installazione è dotata di QR code che rimanda a materiali online accessibili, contenuti in italiano e inglese, testi descrittivi per non vedenti e bibliografie aggiornate in grado di offrire una narrazione completa dell’intero progetto. La dimensione di accessibilità è presente anche nelle iniziative correlate: visite con interprete LIS, operatori tattili, laboratori e itinerari pensati per famiglie e bambini.
Oltre al percorso artistico, “Sulle orme degli Arvali” ha proposto negli ultimi mesi un ricco calendario di attività gratuite: passeggiate urbane guidate da esperti di street art e memoria del territorio; itinerari accessibili con interpreti LIS e operatori tattili; laboratori e visite per famiglie; una speciale visita alle Terme di Diocleziano, dove sono conservate le epigrafi originali dei sacerdoti; degustazioni tematiche ispirate alle ricette dell’antica Roma.
Un lavoro che ha unito divulgazione, inclusione e partecipazione, riportando l’attenzione su una zona della città spesso percepita solo come area di transito, ma ricchissima di stratificazioni storiche.
Il gran finale del percorso
Il progetto si prepara ora al suo ultimo capitolo: una giornata conclusiva che mette insieme arte, performance e narrazione.
Alle 10:00, con partenza da Piazza Madonna di Pompei, si terrà la visita letteraria “Orme, voci e immagini: il racconto di un progetto”: un percorso urbano tra le opere con performance di attore professionista e racconto live delle tappe artistiche.
Alle 10:30 partirà “A spasso con gli Arvali”, una visita guidata per famiglie e bambini che ripercorre la storia del culto attraverso un linguaggio inclusivo, narrazioni visive e postazioni artistiche.
Entrambi gli appuntamenti prevedono una degustazione tematica finale, ispirata alle ricette antiche della ritualità arvale, ideata per evocare il momento conviviale che storicamente concludeva le celebrazioni.
Un’occasione per scoprire, o riscoprire, un frammento affascinante della Roma antica, proprio lì dove tutto è iniziato: tra le strade della Magliana, nei luoghi in cui un tempo gli Arvali celebravano la dea Dia e oggi l’arte contemporanea restituisce voce al passato.
Per informazioni, dettagli sulle attività e modalità di partecipazione:
www.murilab.it
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