La città spagnola che era la “Silicon Valley” dell’Antica Roma

Sai che anche nell’universo composito dell’Antica Roma esisteva una sorta di Silicon Valley? Non si trovava al centro dell’Impero ma in una delle sue periferie, in una città dell’Andalusia, nella Spagna Meridionale. È proprio qui che, circa 2mila anni fa, fu creato un vero e proprio polo culturale, custode tanto del potere quanto del sapere del mondo romano. Tanto è vero che fu qui che nacquero tanti talenti straordinari che ci hanno lasciato un’eredità che ancora oggi è presente nelle nostre vite. Andiamo a scoprire qual è questa città!

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La Silicon Valley dell’Antica Roma è l’odierna Cordoba!

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nel I secolo a.C. la città di Corduba (l’odierna Cordoba – o Cordova, in italiano) fu elevata a Colonia Patricia, uno status speciale che segnò l’inizio di una sua straordinaria fioritura culturale.

Ricostruita da Ottaviano Augusto dopo le guerre civili, Corduba divenne la capitale della ricca provincia Hispania Baetica, dotandosi di templi monumentali e fori grandiosi, e in poco tempo si affermò come vivace centro politico e culturale al punto da essere considerata il principale focolaio intellettuale della Spagna romana.

Non a caso qui nacquero e si formarono pensatori illustri: Lucio Anneo Seneca il Vecchio, maestro di retorica, e suo figlio Seneca il Giovane, celebre filosofo stoico e precettore dell’imperatore Nerone.

Le opere e l’influenza dei due Seneca – dal teatro alla filosofia morale – testimoniano la vivacità intellettuale di Corduba, che per l’abbondanza di “menti” potremmo paragonare a una Silicon Valley ante litteram dell’antichità.

Passeggiando per Cordova è ancora possibile imbattersi nelle tracce imponenti di quel glorioso passato romano. Il simbolo più iconico è il Ponte Romano sul fiume Guadalquivir, costruito sotto Augusto nel I secolo a.C.: lungo circa 250 metri con 16 arcate, per quasi duemila anni fu l’unico ponte cittadino e un tratto chiave della Via Augusta. Dal suo passaggio transitavano mercanti e legioni, e lungo questo asse giungevano a Roma anche l’olio e i metalli pregiati prodotti in terra betica.

Photo Credits: Giuseppe Guarino