Ad Ariccia c’è una strada dove le auto sembrano risalire da sole: la “salita in discesa”, l’illusione ottica che sfida le leggi della fisica.

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Tra le tante meraviglie che possiamo trovare ai Castelli Romani c’è anche un luogo nel quale le leggi della fisica sembrano capovolgersi: la salita in discesa di Ariccia. È un posto piuttosto celebre sul web, dove le auto e perfino le bottiglie lasciate sul terreno sembrano risalire da sole la strada, sfidando ogni logica. Non c’è trucco, non c’è inganno: è un fenomeno che da anni incuriosisce scienziati, turisti e curiosi di ogni età. Ma come funziona davvero?

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La salita in discesa di Ariccia: un luogo dove l’occhio inganna la mente

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La “salita in discesa” si trova lungo la strada che collega Ariccia a Genzano, in un tratto apparentemente in pendenza verso l’alto. In realtà, la strada scende, ma un’illusione ottica fa percepire l’opposto. È un inganno visivo perfettamente naturale, causato da una combinazione di pendenze del terreno, assenza di orizzonte e prospettiva alterata.

Il cervello, abituato a leggere lo spazio attraverso punti di riferimento verticali e orizzontali, viene tratto in inganno: ciò che è in discesa sembra salire, e viceversa. Così, un’auto lasciata in folle pare muoversi verso l’alto, quando in realtà segue la pendenza reale del terreno.

Fenomeni simili si riscontrano anche in altre parti del mondo, ma quella di Ariccia è tra le più famose d’Italia — tanto da essere ormai una tappa immancabile per chi esplora i Castelli Romani.

Per secoli si è pensato che la salita avesse qualcosa di magico. Alcuni abitanti parlavano di energie misteriose o campi magnetici anomali, altri la legavano a storie di cavalieri e spiriti che “spingevano” le carrozze verso l’alto. In realtà, spiegano i fisici, il fenomeno è del tutto spiegabile con la percezione visiva distorta: un effetto che si può riprodurre anche in laboratorio.

La spiegazione forse toglie un po’ di magia alla strada, ma non per questo ne fa cessare l’incanto!

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