Siete proprio sicuri di aver visto proprio tutto di Roma? Mettetevi alla prova

Ecco i 4 segreti di Roma e dove trovarli

Roma, benché sia conosciuta in tutto il mondo, nasconde angoli e luoghi che, anche a chi ci vive, non sono così familari. La Capitale è unica infatti, non solo per i grandi monumenti che si vedono in cartolina, ma anche per queste piccole “perle” che fanno scoprire questa grande città sempre di nuovo, sempre di più.

Ed ecco, dunque, quattro consigli per farvi conoscere quattro diversi aspetti della Città Eterna.

La Casina delle Civette

Di proprietà di Giovanni Torlonia Jr. fino al 1938,  la Casina delle Civette costituiva un luogo di evasione rispetto all’ufficialità della residenza principale essendo, di fatto, nascosta dalla collinetta artificiale e situata all’estremità del parco. Questa, costruita a metà dell’ ‘800 da Giuseppe Jappelli, era inizialmente una Capanna Svizzera. All’inizio del 1900 iniziò ad assumere le sembianze di “Villaggio Medievale” per mano di Enrico Gennari e nel 1916 assunse la denominazione di Villino delle Civette”, per le due civette poste sulla vetrata. L’anno successivo vennero aggiunti dettagli e strutture Liberty da Vincenzo Fasolo che rendono la Casina così particolare e degna di visita. Dopo anni, incendi e un intenso lavoro di ristrutturazione, l’edificio si presenta ai nostri occhi con tutte le sue singolarità, testimonianza di un insieme di stili che comprendono dal Gotico al Liberty.

Quartiere Coppedè

Il quartiere Coppedè venne progettato dall’architetto Gino Coppedè ed è situato tra piazza Buenos Aires e via Tagliamento. Usare il termine quartiere, in realtà, è improprio, poiché è costituito solamente da diciotto palazzi e ventisette tra palazzine ed edifici. Tale complesso, senza dubbio, può essere definito unico nel suo genere: presenta infatti un “pastiche” di Art Decò, Gotico e Liberty. L’insieme di fabbricati è dunque caratterizzato da una mescolanza di stili e influenze, ciò si nota , ad esempio, dalla Palazzina Reale, d’ispirazione assiro-babilonese, e dal Villino delle Fate, il quale trova la sua peculiarità in una totale asimmetria di forme e materiali. Da notare inoltre anche la Fontana delle Rane, situata al centro di Piazza Mincio, cuore del quartiere Coppedé, famosa, oltretutto, anche per il bagno che vi fecero i Beatles.

Orologio ad acqua del Pincio

Il padre Giovanni Battista Embriaco nell’Ottocento, precisamente nel 1873, progettò un orologio in vetro, composto da quattro quadranti, il cui funzionamento era ed è dovuto unicamente all’acqua. Quest’ultima, sua fonte di energia, mette sia in moto il pendolo che la suoneria. Il complicato meccanismo, data la sua struttura, è ben visibile agli occhi dei passanti, che non possono non rimanere incuriositi. Invece le decorazioni lignee e la posizione dell’orologio sono dovute all’architetto Giacchino Ersoch.

Via Piccolomini: l’illusione della Basilica

Via Nicolò Piccolomini, situata sulla collina del Gianicolo, fornisce una visuale tanto particolare quanto, apparentemente, inspiegabile della Basilica di San Pietro. Infatti, per un effetto ottico, se si percorre questa strada, avvicinandosi sempre di più alla cupola, quest’ultima sembrerà sempre più distante e, al contrario, allontanandosi, apparirà molto più vicina.

Queste sono solo alcune delle sorprese che rendono Roma tanto unica quanto indimenticabile, mentre le altre tocca a voi trovarle esplorando, sempre di più, la città eterna.