Via Panisperna è una delle vie di Roma dove non mancano monumenti e particolari storici: ecco cosa non sappiamo al riguardo

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Nei pressi del Rione Monti a Roma vi è via Panisperna. Si tratta di un vicolo molto curioso soprattutto per quanto riguarda il suo nome. Infatti, sono diverse le interpretazioni sull’origine, inoltre sarebbe famosa per un episodio in particolare. Ecco di cosa stiamo parlando.

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Via Panisperna a Roma: le interpretazioni sul nome

Via Panisperna è una delle strade situate all’interno del Rione Monti. Secondo le fonti, papa Gregorio XIII e Sisto V sistemarono in anni diversi quella zona. Sull’origine del nome, invece, sono stati effettuati diversi studi, in particolare due. Umberto Gnoli (1878-1947), autore di “Topografia e toponomastica di Roma medioevale e moderna” (1939),scoprì che il nome Panisperna ebbe origine nel XI secolo quando fu applicato alla chiesa di S. Lorenzo Panispernae, nome derivato forse dall’antico vicus. Successivamente l’archeologo L’Armellini lo rapportò con il classico gentilizio di Perpernae e qualcun altro con la distribuzione ai fedeli di panis et perna, pane e prosciutto.

Il secondo studio è stato condotto da Benedetto Blasi, autore di uno “Stradario romano” pubblicato negli anni Trenta. Nel testo si legge: “Il nome si fa derivare da una lapide qui esistente che faceva menzione di un prefetto Perpenna; secondo Costantino Maes (ricercatore di curiosità romane) qui era il tempio di Giove Fagutale, al quale si sacrificava un porco (ecco la perna, ossia il prosciutto) i cui pezzi si mangiavano avidamente, poi se ne celebrava la festa con conviti popolari nei quali si dispensava a profusione a tutti i devoti pane e prosciutto (panis et perna). – poi ancora – Tradizione questa rimasta alle monache di S. Chiara che nella festa di S. Lorenzo in Panisperna solevano distribuire ai poveri egualmente pane e prosciutto. La chiesa di S. Lorenzo occupa parte dell’area delle Terme di Olimpiade, dinanzi alle quali S. Lorenzo fu arrostito, disteso su verghe di ferro formanti una grossa graticola. A perenne ricordo del martirio fu denominato S. Lorenzo in Paliosterno, cioè palis sterno (disteso sui pali). In un documento del Cinquecento il monastero è denominato S. Lorenzo in Palisterno. Per il che la via dovrebbe chiamarsi via Palisterna, ossia ove S. Lorenzo fu messo a bruciare su ferri“.

Perché la via è famosa?

Tanti turisti visitano via Panisperna poiché è famosa non solo per la sua bellezza e per il fatto di fare parte di un rione come Monti, ma anche perché rimanda ai Ragazzi di via Panisperna. Si tratta del gruppo di scienziati italiani guidato da Enrico Fermi, che negli anni trenta del Novecento lavorò presso il Regio istituto di fisica dell’Università di Roma all’epoca situato in via Panisperna n. 90. I giovani studenti furono gli autori di studi molto importanti nell’ambito della fisica nucleare, in particolare nel 1934 scoprirono la proprietà dei neutroni lenti, ricevendo il premio Nobel per Fermi. Fu quella la svolta che fece sì che venne realizzato il primo reattore nucleare e poi la bomba atomica.

FOTO: SHUTTERSTOCK