Roma è una delle città più visitate al mondo, un museo a cielo aperto che attira milioni di turisti ogni anno. Ma tra Colosseo, Fontana di Trevi e Piazza di Spagna, si nasconde anche un rischio per i visitatori meno attenti: la trappola dei braccialetti. Un trucco semplice, ma che continua a ingannare migliaia di persone.
Come funziona la trappola dei braccialetti
La scena è quasi sempre la stessa: un “venditore” si avvicina con un sorriso e un complimento per rompere il ghiaccio. Poi, con un gesto rapido, offre un braccialetto “gratis” come segno di amicizia. Spesso non c’è neppure il tempo di rifiutare: il braccialetto viene legato direttamente al polso, creando una sorta di vincolo psicologico con la vittima.
È qui che la situazione cambia tono. La simpatia iniziale lascia spazio a richieste insistenti di denaro: prima una “donazione”, poi veri e propri pagamenti forzati. In alcuni casi, i truffatori diventano aggressivi, arrivando perfino a seguire i turisti o a proporre di accompagnarli al bancomat per prelevare contanti.
Le zone più colpite sono quelle a forte afflusso turistico: Colosseo, Piazza Venezia, Fori Imperiali, Fontana di Trevi e San Pietro. Spesso i truffatori agiscono in coppia: uno si occupa del contatto iniziale, mentre l’altro osserva la scena pronto a intervenire se la vittima tenta di sottrarsi.
Come proteggersi
- Non accettare oggetti “in regalo”, nemmeno per cortesia.
- Non lasciarsi toccare o prendere per il polso.
- Ignorare complimenti, approcci insistenti e inviti apparentemente amichevoli.
- Segnalare eventuali molestie alla polizia locale, presente in tutte le principali aree turistiche.
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