Roma, a pochi chilometri dalla Città del Vaticano c’è un monumento dedicato al maligno. Ecco il significato che si cela dietro la famosa “Sedia del diavolo”

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Non c’è quartiere di Roma che non sorprenda. Anche nelle aree dove si pensa non esistano testimonianze del glorioso passato della capitale, può capitare di imbattersi in singolari resti archeologici, spesso completamente ignorati dai visitatori. Come la leggendaria Sedia del Diavolo, ciò che resta di un antico monumento funebre intorno al quale sono nate diverse leggende: è dedicata davvero al Maligno proprio nella città che ospita il Papa?

Cos’è la Sedia del Diavolo?

Appare tra i palazzi della Nomentana e più precisamente in Piazza Elio Callistio, la Sedia del Diavolo. Che a prima vista sembra solo un vecchia rovina. Ma se si guarda dalla giusta prospettiva, quel che resta del vecchio monumento assomiglia proprio una sedia, o meglio una poltroncina con braccioli che ricorda quella su cui siedono i vescovi.

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L’opera funebre è dedicata allo stesso uomo che dà il nome alla piazza, Elio Callistio, liberto dell’imperatore Adriano vissuto nel II secolo d.C. Nel tempo, il monumento ha subito dei crolli che hanno ridisegnato la sua forma, facendolo assomigliare proprio alla classica seduta.

Ma che c’entra il Diavolo in tutto questo?

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Tra leggenda e realtà

Chiariamo subito che la Sedia del Diavolo non risulta essere luogo prediletto dai satanisti: non ci sono notizie di sedute spiritiche o strani riti propiziatori svoltosi all’ombra di questi resti archeologici.

Il monumento è stato associato al Maligno per via di alcune circostanze che gli hanno conferito un aspetto tetro e misterioso, senza parlare delle numerose leggende affiorate intorno a quel che ne resta.

Era proprio qui che trovavano riparo tanti senzatetto della zona e per riscaldarsi nelle fredde notti invernali, accendevano un bel fuoco: le fiamme vive illuminavano il monumento dandogli un aspetto davvero sinistro. Un macabro gioco di luci e ombre che evidentemente ricordava l’inferno.

Ma intorno alla Sedia del Diavolo, in tutti questi secoli, sono nati anche diversi aneddoti, alcuni davvero curiosi.

Una leggenda su tutte. Pare che un vecchio alchimista abbia scritto le lettere della parola Kabala sulle pietre del rudere: chi riesce a trovarle tutte, componendo il termine, e pronuncia una particolare formula, potrebbe vedere la sua vita cambiare. In meglio o in peggio, non è dato sapere.

A dispetto del nome e delle leggende che aleggiano sulla Sedia del Diavolo, questo singolare luogo è scelto ogni anno proprio dai cristiani: è qui che nel periodo natalizio viene allestito uno spettacolare presepe di quartiere. Sarà giunto il momento di cambiargli nome?

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