Come cambiano la Via Crucis e le celebrazioni per la Pasqua 2021 di Roma per le norme anti-Covid? Ecco cosa accadrà

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Il Covid-19 ha sconvolto le nostre vite e anche le tradizioni religiose: ma vi siete chiesti come cambiano le celebrazioni di Pasqua e la via Crucis 2021 con le nuove regole di prevenzione? Andiamo a vedere insieme quello che succederà.

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Come cambia la celebrazione della Via Crucis di Roma in occasione della Pasqua 2021? La tradizione si rinnova, ma in maniera un po’ differente. Foto: Kikapress

Pasqua 2021: come cambia la Via Crucis a Roma

Partiamo dal principio. La veglia di Pasqua 2021 presieduta da Papa Francesco sarà tenuta alle ore 19.30 di sabato 3 aprile, quindi in anticipo rispetto alla tradizione.

Quanto alla tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo, quella della Pasqua 2021 si terrà alle ore 21.00 del 2 aprile e sarà prevista una partecipazione dei fedeli, seppur limitata in virtù delle misure sanitarie previste e del coprifuoco delle ore 22.00.

La celebrazione non si terrà al Colosseo ma sul sagrato della Basilica di San Pietro. Ad “illustrare” e mediare le Stazioni della Via Crucis saranno quest’anno bambini e ragazzi. Il Santo Padre ha infatti affidato la preparazione delle meditazioni al Gruppo Scout Agesci “Foligno I” e alla parrocchia romana Santi Martiri di Uganda. Le immagini delle Stazioni saranno invece a cura dei bambini e ragazzi della Casa Famiglia “Mater Divini Amoris” e “Tetto Casal Fattoria”.

Il giovedì santo alle 10.00, invece, tornerà a tenersi la Messa Crismale (annullata nel 2020), mentre alle ore 18.00 ci sarà la Messa in Coena Domini ma senza il rito della lavanda dei piedi.

Tutto quello che c’è da sapere sulla Via Crucis al Colosseo

Il rito della Via Crucis al Colosseo, che in questa Pasqua 2021 vedremo in un’edizione un po’ diversa, risale al 1750, quando papa Benedetto XIV la introdusse per celebrare l’anno giubilare.

Per oltre un secolo, fino all’Unità d’Italia, la meta della Via Crucis era il Colosseo. Papa Giovanni XXIII riportò lì la tradizione, che dal 1965 con Papa Paolo VI cominciò ad essere trasmessa in televisione.

Quanto al rito delle meditazioni ad ogni stazione, furono introdotte da Papa Clemente XII dopo che fra Leonardo da Porto Maurizio l’aveva diffusa nelle chiese francescane. Dal 1999, Papa Giovanni Paolo II affidò le meditazioni anche a gruppi non religiosi, tra cui poeti ed esponenti della società civile.

Foto: Kikapress