Un successo senza tempo. La sua melodia orecchiabile e il testo semplice ma efficace hanno conquistato il pubblico, rendendola una delle canzoni più amate e conosciute del repertorio di Lando Fiorini.

“Roma non fa la stupida stasera” è un brano intramontabile di Lando Fiorini che da decenni accompagna le serate romane. Pubblicata per la prima volta nel 1971, la canzone è diventata un vero e proprio inno alla città eterna, un omaggio alla sua storia, alla sua gente e al suo modo di vivere.

Dopo l’esibizione di Tony Effe a Sanremo in molti si sono messi a ricercare il testo del noto brano di Lando Fiorini.

Il brano di Fiorini dipinge un quadro vivido della Roma popolare, fatta di vicoli stretti, botteghe artigiane, piazze animate e personaggi pittoreschi. Il testo, ricco di riferimenti alla vita quotidiana della città, cattura l’essenza di una Roma autentica e genuina, lontana dai luoghi comuni e dai cliché.

Il brano ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare romana e italiana. È stato ripreso e reinterpretato da numerosi artisti, diventando un simbolo della romanità e un punto di riferimento per tutti coloro che amano la città eterna.

Il testo

Roma nun fa’ la stupida stasera
damme ‘na mano a faje dì de sì.
Sceji tutte le stelle
più brillarelle che c ‘hai
e un friccico de luna tutta pe’ noi.
Faje sentì ch’è quasi primavera,
manna li mejo grilli pe’ fà cri cri.
Prestame er ponentino
più malandrino che c’hai.
Roma reggeme er moccolo stasera.

Roma nun fa’ la stupida stasera
damme ‘na mano a famme dì de no,
spegni tutte le stelle
luccicarelle che c’hai
nasconneme la luna, se no so’ guai.
Famme scordà ch’è quasi primavera,
tiemme ‘na mano in testa pe’ dì de no.
Smorza quer venticello
stuzzicarello che c’hai.
Roma, nun fa’ la stupida stasera.