Roma sta affrontando una vera e propria invasione di blatte volanti, una conseguenza diretta del caldo intenso che ha colpito la Capitale nelle ultime settimane. Le segnalazioni arrivano da diversi quartieri, da Monte Mario a Torpignattara, passando per Ostia, Boccea, Aurelio e perfino il litorale di Fiumicino. I cittadini romani si trovano a convivere con la Periplaneta americana, meglio nota come blatta americana: uno degli scarafaggi più grandi e veloci, capace anche di volare per lunghi tratti.
La diffusione dell’insetto, immortalato in un video pubblicato dalla pagina Instagram Welcome to Favelas mentre si arrampica su un muro in via Pietro Rovetti, è stata confermata anche dallo zoologo romano Andrea Lunerti, esperto in interventi di disinfestazione. “Proprio ieri sera sono stato chiamato per un sopralluogo in un appartamento vicino al Vaticano. Ho trovato numerose blatte americane nei garage”, racconta Lunerti.
Secondo l’esperto, la diffusione di questi insetti non dipende solo dal degrado urbano o dai rifiuti, ma da una causa meno nota: “molti allevatori di rettili ordinano online grandi quantità di blatte come insetti da pasto. Spesso, però, queste riescono a fuggire dai terrari e, complice il clima favorevole, si ambientano facilmente in città come Roma”.
Le temperature miti invernali e i picchi di calore estivo hanno creato le condizioni ideali per la proliferazione di questa specie. La blatta americana predilige ambienti umidi e caldi, attorno ai 30°C, e può facilmente colonizzare scantinati, garage, tombini e persino i balconi delle abitazioni, raggiungendoli con il volo. Contrariamente a quanto si possa pensare, non si muovono solo a terra, ma riescono a salire sui muri e penetrare nelle case attraverso finestre e terrazzi.
Sui social, le testimonianze si moltiplicano. Video e foto mostrano marciapiedi invasi, insetti sulle pareti esterne degli edifici e blatte che escono dalle fogne. L’esperto avverte: “Si tratta di infestazioni serie. Questi insetti si riproducono molto velocemente e, se non si interviene in modo tempestivo, possono diventare un problema strutturale”.
Il fenomeno, dunque, è l’ennesimo effetto del cambiamento climatico, che porta con sé un aumento della presenza di insetti infestanti come blatte, zecche e zanzare, tutte potenzialmente portatrici di malattie. Roma, ancora una volta, si trova impreparata di fronte a un problema che unisce maltempo, incuria urbana e nuove abitudini legate al mondo degli animali esotici.
La blatta americana è ormai un ospite sgradito ma sempre più presente nelle notti romane, e con l’estate appena iniziata, il peggio potrebbe ancora venire.