6 ettari destinati alla realizzazione dell’impianto di biodigestione di Cesano: in cosa consiste il piano Ama

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Roma si prepara ad un percorso di trasformazione: la città eterna diventerà sempre più green grazie a una serie di realizzazioni, collaborazioni e lavori che si presenteranno nel corso del tempo. Oggi è stato approvato il piano Ama che riguarda la costruzione al primo biodigestore a Cesano, municipio XV, in una area di 6 ettari. E’ stata già consegnato il progetto all’impresa scelta per la realizzazione.

Piano Ama: al via al primo biodigestore di Cesano

L’impianto previsto nell’area di Cesano è il primo tra quelli che rientrano nel Piano industriale di Ama e lavorerà ogni anno 100mila tonnellate di rifiuti organici come scarti alimentari, potature e sfalci vegetali. Questi materiali saranno trasformati attraverso un processo di digestione anaerobica, in biogas e fertilizzanti naturali. Si tratta di una tipologia di impianto moderno ed efficace che rende il lavoro più innovativo e una gestione più sostenibile, promuovendo il riciclo e il recupero delle risorse.

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L’obiettivo è recuperare il biometano per la sostituzione dei combustibili fossili da trasporto con la produzione di compost di alta qualità che possono essere distribuiti in agricoltura e/o floricoltura.

E’ stata avviata la gara per la progettazione esecutiva, la costruzione, la gestione e la manutenzione che ad agosto 2024 è stata aggiudicata ad un’azienda leader nel settore e in questo lungo periodo è stata completato il primo step che consisteva nella progettazione esecutiva e nell’esplicazione delle attività autorizzative ed amministrative. Adesso i lavori possono essere avviati.

Come funziona l’impianto di biodigestione

In cosa consiste il processo di biodigestione?

Esso prevede tre fasi. In primo luogo i rifiuti organici vengono separati dagli altri materiali e triturati; a seguire gli scarti vengono processati e sottoposti alla digestione anaerobica che, per mezzo della decomposizione in ambiente privo di ossigeno, provoca la decomposizione e la conseguente produzione di biogas destinato ad uso domestico o come carburante. Infine, i rifiuti vengono lavorati con sfalci e potature per essere trasformati in un fertilizzante naturale di alta qualità che può essere usato per agricoltura e giardinaggio.

L’impianto è sicuro, ecologico ed efficiente. Il biodigestore è un tipo di tecnologia presenta già in 2mila strutture analoghe attive in Italia e 20mila in Europa. Il piano segue rigide prescrizioni normative affinché venga garantita la massima sicurezza.

FOTO: SHUTTERSTOCK