Nel cuore di Roma si trova un luogo magico, che racchiude secoli e secoli di storia, arte e devozione: stiamo parlando dell’Oratorio del Gonfalone, conosciuto anche come la “Cappella Sistina del Manierismo romano”. E ora abbiamo un’occasione rara per ammirarlo, grazie alle aperture al pubblico con visite guidate straordinarie, volte a far risplendere tutta la grandezza di uno dei più suggestivi complessi cinquecenteschi della città, scrigno di affreschi, simboli e memoria.
L’Oratorio del Gonfalone: un capolavoro del Cinquecento romano
Costruito tra il 1544 e il 1547 sui resti della chiesa di Santa Lucia Vecchia, l’Oratorio del Gonfalone fu voluto dall’Arciconfraternita del Gonfalone, attiva a Roma fin dal XIII secolo.
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L’interno, a pianta rettangolare, custodisce un ciclo pittorico straordinario dedicato alle Storie della Passione di Cristo, realizzato tra il 1569 e il 1576 da maestri come Federico Zuccari, Cesare Nebbia, Livio Agresti e altri protagonisti del Manierismo. Dodici episodi, dall’ingresso a Gerusalemme alla Resurrezione, si susseguono sulle pareti in una sacra rappresentazione dipinta, scandita da colonne tortili e figure di profeti e sibille. A completare l’insieme, un prezioso soffitto ligneo intagliato da Ambrogio Bonazzini nel 1568 e la sobria facciata seicentesca progettata da Domenico Castelli.
Apertura straordinaria e visite guidate all’Oratorio del Gonfalone
Grazie all’iniziativa della Soprintendenza Speciale di Roma, il 19 e il 20 settembre l’Oratorio del Gonfalone aprirà eccezionalmente al pubblico con visite guidate gratuite.
A condurre i visitatori sarà l’architetto Maria Cristina Lapenna, che illustrerà i recenti restauri della pavimentazione, del soffitto ligneo, della facciata e della statua di Santa Chiara. Un percorso che consentirà di riscoprire non solo la bellezza artistica, ma anche la dimensione spirituale di questo luogo, da sempre legato alla vita della confraternita che qui operava con opere caritative e processioni solenni.
Le visite, disponibili nei tre turni delle 17.00, 18.00 e 19.00, richiedono prenotazione obbligatoria tramite i canali ufficiali: un’opportunità unica per avvicinarsi a un gioiello nascosto della Roma rinascimentale.
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