C’è una nuova insegna a Roma che sta iniziando a circolare tra chi ama la buona cucina, quella autentica ma coraggiosa, tecnica ma accogliente. Si chiama Osare Roma, e già dal nome racconta l’ambizione dei due giovani proprietari, Davide e Omar, che hanno deciso di lanciarsi in un progetto che è, come dicono loro, «un azzardo».
Un azzardo fatto di passione, qualità e un’idea chiara: non essere il solito posto, ma “il posto” da scoprire.
Il locale è moderno, elegante senza essere impostato, giovane e luminoso. L’atmosfera è rilassata, il personale gentile, ma quello che colpisce davvero è la cura maniacale con cui ogni piatto arriva al tavolo: niente è messo lì per caso, ogni elemento ha un significato, un equilibrio, un’idea. Lo si vede subito nella cucina firmata dallo chef Michele Giovannini, che guida Osare con una mano sicura, tecnica e creativa.
Leggi anche: — Il panettone milanese conquista Roma: tradizione e gusto sotto l’albero con VIZIO
Un’esperienza più che una cena
Chi entra da Osare non fa semplicemente una cena: vive una piccola esperienza. Gli impiattamenti sono impeccabili, gli abbinamenti innovativi, le materie prime di grande qualità. Dall’antipasto al dessert si percepisce quella “esplosione di sapori” che Davide e Omar sognano di lasciare ai clienti.
Tra i piatti che più raccontano la filosofia della casa ci sono:
- Spiedino di sconcigli porchettati e guanciale
- Bottoni al tonno, rivisitazione del classico genovese
- Minestra di mare tiepida, semplice nel concetto ma profondissima nel gusto
- Fagiano e capasanta con melagrana e cime di rapa, un gioco di contrasti ben riuscito
- Caffè, latte e biscotti con gelato al cioccolato, un dolce che sa di infanzia ma diventa gourmet
E poi c’è l’accoglienza: un benvenuto che cambia ogni giorno e racconta la mano dello chef e l’identità del ristorante.
«Vorremmo che chi esce da Osare dica di aver scoperto il posto, non il solito posto», racconta Omar. «Spero arrivino i sapori, le esplosioni che cerchiamo di creare, il sorriso, la sensazione di essere stati bene. E cerchiamo commenti sinceri: anche le critiche ci aiutano a crescere».
Una filosofia trasparente, semplice e rara.
Le proposte di Osare per la Vigilia di Natale
Per il 24 dicembre, Osare propone un menu di Natale elegante, creativo e perfettamente coerente con lo stile del ristorante. Una Vigilia che si veste di mare, profumi invernali e tocchi originali.
MENÙ DELLA VIGILIA – 24 DICEMBRE
80€ p.p. – bevande escluse
- Benvenuto dello chef con finger e bollicina
- Polpo, roveja, salsa di trippa e pecorino
- Gallinella in porchetta con chutney di cachi e zenzero
- Tagliolino aglio nero, acqua di pomodoro e tonno
- Risotto alla barbabietola, gambero viola e parmigiano
- Turbante di spigola con patate tornite speziate
- Dessert: lampone, cioccolato bianco e pistacchio
- Petit Four: panettone, pandoro, torrone
Una Vigilia che rispetta la tradizione del pesce ma la racconta attraverso una cucina giovane e raffinata.
Il Capodanno firmato Osare: eleganza e gusto per salutare il nuovo anno
Il 31 dicembre il ristorante propone una cena di Capodanno pensata per stupire, con un percorso di pesce ricco, tecnico e celebrativo.
CENONE DI CAPODANNO – 31 DICEMBRE
150€ p.p. – bevande escluse
- Benvenuto dello chef con finger e bollicina
- Percorso di crudi
- La salumeria marina
- Coniglio ripieno di scampo e parmanier
- Pacchero Benedetto Cavalieri con pachino, scorfano, cozze e basilico
- Vialone nano, scampi, vaniglia e lemongrass
- Filetto di rombo ripieno di tartufo, burblanch e patate allo zafferano
- Dessert: cioccolato, nocciole e lampone
- Petit Four: panettone, pandoro, torrone
- Cotechino e lenticchie per l’attesa della mezzanotte
Un percorso che abbraccia mare, profumi esotici, tartufo e tradizione, per una serata che promette di essere memorabile.
Osare Roma: un indirizzo da segnare
Osare non è soltanto un ristorante: è il progetto di due persone con una visione precisa e con una passione che si legge negli occhi. È un luogo dove sentirsi a casa, ma con il piacere di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo.
Ed è già, come desiderano Davide e Omar, “il posto da scoprire”.