Natale, ricetta del PANGIALLO. E’ un dolce tipico della tradizione culinaria romana e, pensate, la ricetta ha origini antichissime

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DOLCI TIPICI DI NATALE A ROMA: LA RICETTA DEL PANGIALLO

Sulle tavole romane a Natale non può assolutamente mancare il dolce tipico, ovvero il pangiallo!

Di solito il pangiallo si prepara il giorno del solstizio d’inverno come buon auspicio per la venuta di giornate piene di sole e soprattutto sempre più lunghe, così come alla prosperità e alla ricchezza.
Dunque ‘giallo’ come il sole, ma anche come l’oro.

E’ un dolce tipico della tradizione culinaria romana (insieme al panettone e ai ricciarelli) e, pensate, la ricetta ha origini antichissime tanto che addirittura risalirebbe alla Roma Imperiale. Proprio in quei giorni cadevano i Saturnalia, ovvero i festeggiamenti in onore del dio Saturno, e i lavori agricoli si fermavano nella speranza che l’inverno lasciasse spazio ad una bella primavera e ad un buon raccolto. 

Il Solstizio d’inverno durante i Saturnali segnava il momento in cui il sole sembrava vinto dal buio, dalle tenebre, veniva seguito poco dopo dal giorno in cui il sole trionfa come una nuova rinascita, il 25 dicembre. Il “Sol invictus”, celebrato dai romani, è segno di forza e speranza.

Ricetta del Pangiallo

Ma come preparare questo dolce tipico romano?
Ecco la ricetta del Pangiallo suggerita da ricettedellanonna.net

Ingredienti: 300 gr di uva passa, 200 gr di mandorle tostate, 200 di noci, nocciole pelate, 200 di farina e miele; 100 gr di pinoli e altri 100 di canditi, più 300 gr di canditi e 150 gr di cioccolato e infine la buccia grattugiata di un arancio e di un limone. Per la glassa, invece, servono: 2 cucchiai di farina, 2 di olio, 1 bustina di zafferano e acqua q.b

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Vi avvertiamo che il tempo richiesto per la preparazione è di circa 40 minuti, come per la cottura, quindi armatevi di pazienza e seguite passo passo le indicazioni per un ottimo pangiallo da portare a tavola.

Riscaldate il miele in un pentolino fino a renderlo liquido, unendo la buccia dell’arancio e del limone.

– Mettete l’uva passa a bagno per circa 30 minuti.

– Tritate grossolanamente la frutta secca e riunitela in una ciotola con i canditi, l’uva passa strizzata e il cioccolato tritato.

– Aggiungete il miele e mescolate. Quindi aggiungete la farina a poco a poco e mescolate bene fino a far diventare il tutto compatto.

– Con le mani infarinate formate con il composto quattro panetti e metteteli su una placca da forno a riposare per un paio d’ore.

Preparate la glassa mettendo in un pentolino a scaldare la farina, l’olio e lo zafferano sciolto in un pò di acqua. Aggiungete altra acqua per formare una pastella fluida con cui spennellare i panetti.

Infornate a 180° per 40 minuti fino a quando non si sarà formata una crosticina sopra il panetto.

– Potete rendere il pangiallo ancora più ricco aggiungendo all’impasto anche fichi secchi e pistacchi. In questo caso equilibrate le dosi diminuendo le quantità della frutta secca.

Dove acquistare il Pangiallo?

A Roma sono ormai davvero poche le pasticcerie che propongono il Pangiallo ai proprio clienti, il motivo probabilmente è legato alla lunga preparazione e attenzione che richiede questo dolce romano.

Se volete andare però a colpo sicuro vi suggeriamo di fare una tappa da Sabotino (Via di Sabotino 19/29). Qui potrete acquistare un delizioso pangiallo realizzato come da trazione con un impasto a base di miele, noci, mandorle, nocciole, cioccolato, uvetta, canditi, pistacchio, cacao, cannella, zafferano e farina.