Le opere di Maurizio Toffoletti in mostra al Circolo degli Esteri, per scoprire l’armonia delle forme e il suono segreto del marmo. La nostra intervista alla curatrice Greta Alberta Tirloni e a Umberto Vattani.

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Le opere dello scultore Maurizio Toffoletti in esposizione al Circolo degli Esteri. Incuriositi, da una una parte, dall’attività di ricerca dell’artista – noto esploratore della contemporaneità – e affascinati, dall’altra parte, dall’Arte maggiore della scultura, che trova una innegabile eleganza nell’utilizzo del marmo, ci siamo recati al lussuoso circolo sul Lungotevere dell’Acqua Acetosa per incontrare la curatrice della mostra, Greta Alberta Tirloni.

Arte, energia, passione: Umberto Vattani racconta la vocazione del Circolo degli Esteri

“Il Circolo degli Esteri nasce nel 1936 per iniziativa dell’allora Ministro, Galeazzo Ciano, come un dopolavoro” spiega Umberto Vattani, noto diplomatico, socio ed ex presidente del Circolo. La forte vocazione alla promozione culturale fa da motore all’organizzazione di eventi, concerti e esposizioni d’Arte negli splendidi spazi del Circolo.

Unico funzionario nella storia della Repubblica Italiana ad aver rivestito per due volte la carica di Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri, Umberto Vattani è stato inoltre l’ultimo presidente dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero fino alla sua soppressione nel 2011.

La Collezione Farnesina, la raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ideata e voluta da quel fine intellettuale che è l’Ambasciatore Umberto Vattani. La collezione Farnesina è un’antologia di tutto il ‘900 italiano dato che anche la prima parte del secolo è ampiamente rappresentata.

L’energia d’Umberto Vattani, ben nota quando è stato Ambasciatore a Bonn (1992-96), all’UE (2001-03), Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri (1997-2001 e 2004-05) e Presidente dell’ICE (2005-11), continua a essere pari alla sua passione per l’arte contemporanea con cui egli aveva cominciato nel 1999 a riempire i grandi spazi vuoti rimasti nella Farnesina dopo che nel 1959 il Ministero s’era trasferito lì da Palazzo Chigi. Tanto la sua energia quanto questa passione ancora nel 2018 si sono manifestate alla “Venice International University” (di cui è Presidente) all’Isola di San Servolo

La poesia di “Materia e Suoni”

Appena arrivati, sul prato antistante la piscina troviamo opere di Maurizio Toffoletti e di Arnaldo Pomodoro. E una volta entrati nell’edificio principale, possiamo ammirare “La Grande Musa” di Giorgio De Chirico e “Vetrata Policroma” di Luciano Vistosi. Giunti nella sala dell’esposizione incontriamo Greta Alberta Tirloni.

“Sin dai primi tempi di studio e di formazione, in Toffoletti ritroviamo citazioni dall’antico Egitto, dalla scultura greca classica, del Rinascimento e – in particolare – di Michelangelo” racconta la critica e storica dell’Arte.

“Cosa colpisce delle opere di Toffoletti? La preferenza – quasi vocazione per il marmo – un materiale così nobile e luminoso; la ricerca della sua luce e della sonorità del materiale come a riscoprirne un’interiorità e a far parlare il materiale altrimenti muto. Attraverso le proprie opere Toffoletti vuole far capire come l’Uomo possa andrà andare oltre lo spazio finito in cui vive e liberarsi per tendere verso lo spazio infinito”.

Biografia di Maurizio Toffoletti

Maurizio Toffoletti è nato a Lecce. Dai primi anni dell’infanzia è affascinato dalla scultura e dal marmo in particolare. Studia e si specializza in questa tecnica all’Istituto d’Arte. All’Accademia di Belle Arti di Lecce, poi, Toffoletti sperimenta nel tempo le varie tecniche di scultura come il legno, la resina, il plexiglas, il gesso, il calcare, l’onice, il marmo, il granito, l’acciaio. Influenzano le sue prime realizzazioni l’antico Egitto, la scultura classica greca, gli scultori del Rinascimento, a cui seguono i maestri dell’arte moderna: Martini, Giacometti, Manzù, Minguzzi, Fazzini, Greco, Brancusi, Moore, Picasso, Dali, Miro, Max Bil, Marini, Calder, Arp, Fontana.