Quante volte è capitato di andare a cena fuori e di non riuscire a finire il pasto? Vuoi per le portate abbondanti del ristorante, vuoi per mille altri motivi, è successo almeno una volta ad ognuno di noi di lasciare qualcosa nel piatto.

A ROMA UN AUTUNNO PIENO DI SORPRESE…

In molti paesi, soprattutto negli Stati Uniti, è regola abbastanza comune quella di portare via gli avanzi in sacchetti chiamati doggy-bag in virtù del fatto che, teoricamente, questi avanzi sarebbero il pasto del cucciolo di casa. Con il passare del tempo, questa usanza ha conservato il nome, ma ormai tutti sono concordi nell’ammettere che, a parte il cane, è un ottimo modo per evitare gli sprechi di cibo. Ed in Italia come siamo messi? La percentuale di persone che al ristorante chiede la doggy-bag è bassissima. E’ ancora molto forte la vergogna che i clienti provano nel chiedere gli avanzi da portare via, nonostante tre italiani su quattro siano perfettamente consapevoli dell’enorme spreco di cibo.

 

Arriva ora un’iniziativa che, a quanto pare, sta riscuotendo molto successo. Il progetto si chiama ‘Doggy-bag –Se avanzo mangiatemi’ ed è promosso dal consorzio Comieco e dall’associazione Slowfood. L’iniziativa è partita durante l’Expo di Milano ed è approdata in alcuni ristoranti di Bergamo. Da Novembre aderiranno anche alcuni ristoranti di Roma.

“È vero che in Italia c'è ancora una resistenza culturale, ma l'esperienza di Milano sta contaminando altre città. Roma e Bergamo sono solo le prime”. Ha dichiarato il presidente di Slowfood, Lorenzo Berlendis.

Le confezioni con cui da novembre in poi potremo portare via gli avanzi dei nostri pasti al ristorante sono belle e colorate, con un design d’autore e, naturalmente, sono gratis. Quindi non abbiamo più scuse: richiedere la doggy-bag diventa quasi obbligatorio!