Chi non sogna una casa sull’albero dove ammirare il panorama di Roma e sfuggire al caos della città? Ecco… qualcuno ne ha costruita una! La casetta è stata scoperta da operatori dell’Osservatorio ambientale Sherwood a Villa Ada ed è stata costruita su un cedro ad un’altezza di 30 metri! Il mistero si infittisce…

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La casa sull’albero a Villa Ada: leggenda metropolitana? Pare di no!

Chi non sogna una casa sull’albero dove ammirare il panorama di Roma e sfuggire al caos della città? Un’idea romantica, che pare irrealizzabile ma… qualcuno ne ha costruita una! Tutto ha inizio con un incontro tra il dipartimento Ambiente e le associazioni ambientaliste a fine giugno; il sopralluogo fa scattare la segnalazione di una costruzione non identificata fra le fronde di un cedro, non lontano dalle scuderie abbandonate.

E’ l’Osservatorio ambientale Sherwood a trovare la casetta, costruita ad un’altezza di 30 metri, destando stupore ma anche un certo allarme, per il pericolo che rappresenterebbe per i frequentatori abituali del parco – inclusi runner, ciclisiti e famiglie – nel caso in cui ci fosse un crollo.

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La vicenda – che di primo acchito sa tanto di leggenda metropolitana – è stata subito oggetto della curiosità dei cittadini: alcuni hanno anche intrapreso “indagini” per identificare gli autori di questa impresa. Infatti non deve essere stato semplice realizzare una costruzione a quell’altezza! “Alcune signore raccontano di aver visto un gruppetto di persone, non sappiamo se italiane o straniere, tirar su le assi con delle funi”. Questo il racconto di Lorenzo Grassi, coordinatore di Osservatorio Sherwood.

Il misterioso “inquilino” della casetta è stato soprannominato “Il Barone Rampante” in onore del celeberrimo romanzo di Italo Calvino, sebbene non sia mai stato avvistato. Però nel sopralluogo dell’Osservatorio Sherwood sono state ritrovate “tracce di frequentazione con zainetti, indumenti appesi svolazzanti e persino una scorta di acqua. Segno che lassù, tra le raffiche di vento che fanno oscillare la punta del cedro e con una vista che spazia sino al Soratte, qualcuno incredibilmente ci vive o ci ha vissuto”.