Alberi secolari dalla circonferenza impressionante, così nodosi e contorti da sembrare streghe immobilizzate, massi di origine vulcanica coperti di licheni, sentieri silenziosi… a pochi chilometri da Viterbo è possibile visitare il bosco incantato di Biancaneve!

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Stanchi delle solite escursioni? C’è un posto a due passi da Viterbo che potrebbe soddisfare la vostra voglia di esplorare luoghi davvero singolari. È il Bosco del Sasseto, conosciuto anche come il Bosco di Biancaneve per l’atmosfera incantata in cui l’avventore è immerso quando vi si trova a passeggiare.

Il Bosco di Biancaneve esiste

Nel Bosco del Sasseto, così chiamato per i numerosi massi di origine vulcanica di ogni forma e dimensione che vi si trovano, Madre Natura sembra essersi messa davvero di impegno.

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Quest’angolo verde, che si trova ai piedi del Castello di Torre Alfina, sembra essere uscito dalle pagine di una fiaba: alberi secolari dalla forma così contorta da apparire come magiche figure immobilizzate, sentieri silenziosi immersi tra una fitta vegetazione rigogliosa e pietre vulcaniche ovunque.

Non solo: in alcuni punti è possibile imbattersi anche in enormi tronchi abbattutisi a terra e in grandi radici aggrovigliate su massi ricoperti di muschi e licheni, con una grande varietà di funghi che spuntano qua e là.

Anche la fauna, qui, è piuttosto variegata: sono presenti diverse specie di insetti, rettili, anfibi, piccoli mammiferi e uccelli notturni e diurni.

La storia del Bosco del Sasseto

A rendere ancora più surreale l’atmosfera del Bosco del Sasseto è la presenza di una tomba. Proprio qui, infatti, fu sepolto per sua precisa volontà il marchese Edoardo Cahen, proprietario di questo luogo a fine ‘800.

Fu lui infatti che fece tracciare i suggestivi sentieri che ancora oggi restano ben visibili, sebbene della sua idea di giardino oggi resta ben poco: il bosco dopo la sua morte fu abbandonato a se stesso, assumendo un’immagine piuttosto spettrale.

Ma il Bosco di Biancaneve è davvero unico anche per altre ragioni: rappresenta uno degli esempi meglio conservati di bosco relittuale mesofilo, caratteristica che gli ha permesso di diventare riserva integrale, monumento naturale e zona di protezione speciale (ZPS).

Visitare il Bosco Sassetto

Si può accedere al Bosco del Sasseto su prenotazione con biglietto di ingresso, comprensivo della visita al Museo del fiore.
La visita avviene esclusivamente con accompagnamento

Si può prenotare e chiedere informazioni al numero 0763 719206 (biglietteria).
Info https://laperegina.it/il-bosco-del-sasseto-di-torre-alfina
E-Mail: boscodelsasseto@comuneacquapendente.it oppure al Centro Visite di Acquapendente al numero 0763 730065

N.B. Per la visita è obbligatorio un abbigliamento idoneo e calzature chiuse e antiscivolo.
In caso di condizioni meteo avverse non sarà possibile l’accesso.

Il bosco del Sasseto è un Monumento Naturale, cioè un’area protetta dall’alto valore naturalistico, ed in quanto tale deve essere tutelato da comportamenti impropri e per questo le visite avvengono in modo controllato.

Quello che rende unico il Sasseto è la presenza di tanti alberi vetusti e monumentali, cresciuti su un substrato geologico di lave effuse dalla bocca di un antico vulcano.
Questa simbiosi tra natura e geologia fa del Sasseto un luogo magico ed incantato, un bosco da rispettare e conservare per le future generazioni.

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(foto @shutterstock)