‘Tra le argille del tempo’ è il nuovo romanzo – il primo del genere ‘postfantastorico’ – di Giuseppe Lorin, già autore del volume-guida ‘Da Monteverde al mare’, entrambi editi da David and Matthaus Edizioni.

Questo nuovo romanzo, ‘Tra le argille del tempo’, mette in risalto la fragilità delle esistenze umane dei due protagonisti, raccontando i luoghi da essi vissuti: Roma, il suo immenso patrimonio storico e, persino, preistorico. Un viaggio tra i millenni del passato della ‘città eterna’ in cui, oltre alle leggende e alla Storia con la ‘S’ maiuscola, vi è una realtà da descrivere e raccontare minuziosamente, nel rispetto della verità. Un viaggio che si concretizza nel presente e che dà indicazioni sugli eventi prossimi futuri. Episodi di esistenze che, nel tempo, si consumano come argilla, se non rielaborati e aggiornati dal pensiero dell’uomo moderno.

I protagonisti affrontano il loro lungo viaggio nella conoscenza cozzando con amministrazioni che non hanno alcun interesse a far conoscere la vera Storia della capitale d’Italia. Anzi, troppo spesso i simboli di un quartiere o di una zona storica vengono abbattuti e cancellati, per far spazio ad altre esigenze urbane. L’unico mezzo di comunicazione dei protagonisti è ciò che si cela in ciascuno di loro. Un racconto che, oltre a svelare l’uomo e i suoi inganni, parla di amori, rapporti conflittuali, segreti impensabili, grandi e piccole decisioni. Ma, alla fine, tutto ciò è quel che rende unica la quotidianità che si vive nella Roma di tutti i giorni.