Tra faggi alti 40 metri e sentieri di muschio, la Faggeta di Monte Cimino è il paradiso del foliage a due passi da Roma!

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L’autunno è una stagione magica che veste di sfumature rosse e dorate i boschi del Lazio, tra i quali c’è un luogo dove la natura diventa un quadro in movimento: la Faggeta di Monte Cimino. A poco più di un’ora da Roma, tra Viterbo e il Lago di Vico, questo bosco millenario regala a tutti coloro che vi si avventurano uno spettacolo unico. Il foliage esplode in ogni sfumatura possibile — dal giallo dorato al rame — mentre l’aria profuma di muschio, castagne e silenzio. È il rifugio ideale per una gita in giornata o per chi cerca un’immersione totale nel lato più poetico dell’autunno.

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Foliage sul Monte Cimino: l’itinerario tra faggi giganti e rocce vulcaniche

Raggiungere il Monte Cimino è in realtà semplice: dall’A1 si esce a Orte, poi si prosegue verso Viterbo e infine verso Bagnaia, dove parte il sentiero CAI 103. Il percorso ad anello, lungo 9,4 km, attraversa una foresta che sembra uscita da una fiaba, con faggi alti fino a 40 metri e blocchi di lava coperti di muschio verde intenso. Ogni passo è accompagnato dal fruscio delle foglie e dalla luce filtrata tra i rami, che cambia colore a ogni ora del giorno.

La camminata, di circa tre ore e con un dislivello di 360 metri, è perfetta per escursionisti medi e famiglie allenate. In cima, la torre in pietra del Monte Cimino regala una vista panoramica sulla Tuscia fino al Lago di Vico. Il rientro, sul versante opposto, chiude l’anello con un ultimo tuffo nel silenzio del bosco.

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Il periodo migliore per visitare la Faggeta va da metà ottobre a metà novembre, quando il foliage è nel pieno del suo splendore. Portate con voi scarponcini impermeabili, un k-way e una borraccia: il sentiero è comodo ma può diventare umido, e la temperatura nel bosco è sempre più fresca che in città.

Dopo la passeggiata, la zona intera merita una sosta slow: Soriano nel Cimino, con i vicoli in pietra e la Sagra delle Castagne, è una tappa irresistibile. A Viterbo ti aspettano le terme e il quartiere medievale di San Pellegrino, mentre per un tocco surreale ci sono Bomarzo e Civita di Bagnoregio.

Photo Credits: Shutterstock