Fare il giro delle 7 chiese è un modo di dire del dialetto romano che ha origini lontane: dettagli e curiosità al riguardo

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Quante volte avete detto Fare il giro delle 7 chiese in una conversazione tra amici o parenti senza mai pensare veramente a cosa significhi? Si tratta di un’espressione tipica del dialetto romano che ha, però, origini molto antiche e legate alla chiesa.

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Fare il giro delle 7 chiese e 14 osterie: dettagli e curiosità sul detto

Un percorso lungo circa 20 km a piedi per attraversate la Roma cristiana. Si tratta di uno dei pellegrinaggi più famoso della città e la sua origine risalirebbe al medioevo per poi essere rivitalizzato e ufficializzato nel Cinquecento da San Filippo Neri.

Infatti, diede inizio ad un’alternativa ai festeggiamenti del carnevale romano a partire con esattezza dal Giovedì Grasso del 1552: la proposta era quella di devozione ai luoghi più santi di Roma, parlando appunto di “Carnevale spirituale”.

Il tragitto ad anello andava a fare delle tappe ben precise delle principali chiese della città dell’epoca: San Pietro, San Paolo fuori le mura, San Sebastiano (dal Giubileo del 2000, anche sostituita dal Santuario della Madonna del Divino Amore), San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.

Nel corso degli anni, il pellegrinaggio si trasformò in un appuntamento fisso per i romani, volti a fare un omaggio a maggio prima della festa dell’Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua. L’ultima tappa veniva festeggiata con un pranzo che spesso andava a trasformarsi in un lungo banchetto ossequio allo scanzonato precetto di visitare “le sette chiese e le quattordici osterie”.

Oggi, il pellegrinaggio si svolge collettivamente in notturna due volte l’anno, a settembre e a maggio, poco prima della festa di San Filippo Neri, il 26 maggio, con la guida di Padre della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri.

Inoltre, attualmente con tale espressione si indica in modo canzonatorio chi perde tempo girando senza scopo o cerca con ansia qualcuno che dia ascolto.

FOTO: SHUTTERSTOCK