Ha origini cristiane ma è legata anche ad antiche tradizioni contadine: ecco quand’è l’estate di San Martino, quanto dura e a cosa deve il nome

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Quando arriva novembre, l’autunno è ormai quasi terminato e sta per dare spazio al freddo inverno. Ma proprio nel penultimo mese dell’anno si verifica un singolare fenomeno, legato a una antica legenda cristiana, che riporta il clima a temperature decisamente più miti. È l’estate di San Martino, ma quand’è esattamente e perché si chiama così?

Estate di San Martino, quand’è è perché si chiama così

Tradizione e leggenda vogliono che l’estate di San Martino avvenga l’11 novembre in concomitanza del giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra San Martino, appunto. Ma cosa accade esattamente in questa particolare giornata? L’espressione sta a indicare un piacevole cambio climatico nel bel mezzo della stagione autunnale. Non solo l’11 novembre ma anche il giorno precedente e quello successivo sarebbero caratterizzati da temperature più miti, che ricordano appunto il periodo estivo.

Il fenomeno sarebbe legato a un episodio della vita di San Martino di Tours, giovane militare dell0impero romano che poi si convertì al cristianesimo. Mentre si trovava in Gallia, durante un forte temporale, per strada, incontrò un mendicante.  Impietosito dal vedere quel signore sotto l’acqua che scendeva abbondante dal cielo, divise in due il suo mantello e gliene donò la metà per ripararsi.

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Dopo il quel gesto così caritatevole, la pioggia cessò all’improvviso e il tempo divenne più mite. Non solo. Dopo quell’incontro, Gesù gli apparve in sogno, rivelando di essere lui quel mendicante che con tanto trasporto aveva aiutato. Al risveglio, Martino trovò miracolosamente il mantello di nuovo intatto. Fu così che il giovane decise di abbandonare la vita militare per convertirsi e intraprendere la vita monacale, divenendo vescovo di Tours.

L’estate di San Martino è legata anche alle tradizione contadina: è proprio in quei giorni, infatti, che si aprono le botti del vino novello.