Un viaggio teatrale e musicale nell’Italia pasoliniana, tra memoria contadina, migrazioni e lotta per la dignità: Elio Germano e Teho Teardo rileggono Il sogno di una cosa al Teatro del Lido di Ostia, nell’ambito della rassegna “Una disperata vitalità”

Il 4 novembre alle 21 il Teatro del Lido di Ostia ospita Il sogno di una cosa, spettacolo di Elio Germano e Teho Teardo liberamente tratto dal primo romanzo di Pier Paolo Pasolini. L’appuntamento rientra nella rassegna Una disperata vitalità, progetto che rende omaggio all’autore friulano a cinquant’anni dalla scomparsa, tra musica, poesia e teatro.

Il romanzo racconta la storia di tre giovani friulani sospesi tra povertà rurale, sogni di emancipazione, emigrazione e lavoro. Germano e Teardo trasformano questo racconto in un viaggio sonoro dove voce e musica convivono, evocando temi oggi quanto mai attuali: lavoro, dignità, migrazioni, confini.

A cinquant’anni dalla morte dell’autore, Elio Germano e Teho Teardo rileggono fra parole e musica il capolavoro di Pasolini, prodotto da Pierfrancesco Pisani per Infinito e Argot Produzioni, in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana  e con il contributo di Regione Toscana.

In questo testo Pasolini ci parla da un passato che è brutalmente attuale, ricordando quando erano gli italiani a ricorrere ai “passeur”, ospiti indesiderati di paesi problematici. Il duo Germano-Teardo, ormai consolidato, porta in scena un racconto sonoro in cui alla parola di Germano fa eco un tappeto sonoro costante del musicista, che la rafforza, la definisce, crea una risonanza emotiva nello spettatore.

Ma “Il sogno di una cosa” disegna anche parallelismi attuali, rendendo immediato il confronto fra quei giovani che ieri fuggivano dalla povertà e che oggi, attraverso una specie di rotta balcanica al contrario, attraversano il medesimo confine come profughi in fuga diretti in Italia.

La rassegna, curata da Fabio Morgan e promossa da Roma Capitale – Municipio X con Zètema, include tre spettacoli a ingresso gratuito. Si parte il 4 novembre con Germano e Teardo; si prosegue il 22 novembre con Accattone agli Ater di Fabio Morgan e Ariele Vincenti; si chiude il 23 novembre con Il cielo in una stanza, scritto e diretto da Morgan.