L’autentica cucina cinese a Roma: scopri un viaggio, una storia, un messaggio con il Dao Restaurant, a un passo da via Veneto.

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Roma è una città che nasconde spesso storie che nessuno di noi si aspetta, come tante fatte di riscatto personale, sapori lontani e passione personale, come quella dell’antica sapienza di una civiltà millenaria che con la sua cura antica si adatta alla visione di una modernità condivisa. Tra queste storie, nella capitale, a due passi dalla dolce vita di via Veneto, c’è un locale che racconta una di queste storie: il Dao Restaurant. Non si tratta di un semplice ristorante cinese, ma rappresenta un vero e proprio ponte tra almeno due mondi, un progetto che nasce dal sogno e dalla determinazione di Jianguo Shu, un uomo che ha attraversato il mondo per dare forma a una cucina che racconta molto più delle ricette e dei piatti che porta in tavola.

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Dao Restaurant, l’eccellenza della cucina cinese a un passo da Via Veneto: una storia di passione e riscatto

Andiamo con ordine e torniamo al 1992, ovvero a quando Jianguo decide di lasciare la Cina e di partire alla ricerca di un futuro migliore. Il suo viaggio, lungo e faticoso (e clandestino), lo ha fatto passare per la Russia e i paesi dell’ex Jugoslavia, fino a giungere in Italia.

La sua prima destinazione è quella di un centro che da sempre rappresenta un punto di riferimento per la comunità cinese in Italia: Prato, dove ha lavorato in un laboratorio tessile prima di spostarsi a Roma. Nella Capitale, Jianguo comincia a lavorare come cameriere e, contemporaneamente, a osservare, studiare, imparare e sognare.

A Roma conosce anche Feifei Hsia, la donna che diventerà sua moglie e lo accompagnerà in un’impresa che rappresenta anche una sfida culturale. I genitori di lei, infatti, hanno un ristorante, il Dragone d’Oro a Piazza Bologna. Jianguo ci mette mano e cuore, trasformandolo, anni dopo, in uno dei suoi primi bistrot Dao. Da lì nasceranno altre due sedi: una a viale Jonio e infine questa, nel cuore della città, in via Sardegna, a un passo da via Veneto.

Non è una scelta casuale. È il simbolo di un’identità nuova, più matura, più alta. Dove un tempo sorgeva la storica pasticceria Lotti, fondata nel 1917, oggi sorge il Dao Restaurant, un elegante tempio del gusto dove nulla è lasciato al caso. Il design è infatti ispirato alle antiche case da tè cinesi, ma reinterpretato in chiave contemporanea. Il menu rappresenta invece un viaggio nella Cina più autentica e raffinata. 58 coperti e una sala privé da 10 posti, pensata per chi desidera vivere l’esperienza secondo la tradizione cinese: intima, riservata, quasi sacra.

Il nome stesso del ristorante non fa altro che rappresentare un manifesto, rifacendosi al concetto di Dao, ovvero dell’equilibrio. Ed è un concetto che dal gusto si estende al tempo, alla forma e alla ritualità dell’assaporare.

Il menù come racconto: la storia del Dao Restaurant passa dalle sue ricette

La storia del Dao Restaurant passa attraverso la lunga marcia del suo fondatore, ma anche attraverso una cucina che non adatta e non semplifica, ma racconta.

Ogni piatto presente nel menù del ristorante è infatti frutto della collaborazione tra Jianguo e lo chef Xue Denglong, cuoco di esperienza internazionale in grado di portare anche a Roma dei sapori contemporanei composti da memorie antiche.

Dai ravioli jiaozi alle specialità regionali come lo Xiang Wei Niu Rou (straccetti di manzo speziati dallo Hunan) e la Fiamma di gamberi piccanti con anacardi, il menù è un viaggio completo, che è possibile affrontare anche con il percorso degustazione in otto portate.

La storia e i sapori del Dao Restaurant dimostrano un concetto importante: non è solo una nuova apertura né un traguardo, ma un vero e proprio messaggio. La cucina cinese si mostra così per ciò che è realmente: sofisticata, varia, profonda e lontana dai cliché. È una finestra aperta su un mondo autentico, fatto di equilibrio, rispetto e cura per il dettaglio. Un invito a fermarsi, assaporare e scoprire. Perché la Cina vera, da oggi, è più vicina.

Photo Credits: @Flavia Fiengo