Dopo anni di contenziosi legali, il celebre Caffè Greco di Roma ha chiuso i battenti ed è stato riconsegnato al suo proprietario, l’Ospedale Israelitico, istituto legato alla comunità ebraica e convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Lo sfratto, eseguito mercoledì 8 ottobre con l’intervento dei carabinieri per cambiare la serratura, segna la fine di un capitolo lungo otto anni tra il gestore Carlo Pellegrini e la proprietà.
Fondato nel 1760 in via dei Condotti, strada simbolo della moda e del lusso a Roma, il Caffè Greco è uno dei bar più antichi d’Italia, spesso paragonato al Florian di Venezia. Il nome del locale rimane avvolto nel mistero: potrebbe derivare dalle origini greche o anatoliche del fondatore Nicola della Maddalena, oppure dal metodo tradizionale di preparazione del caffè.
Nel corso dei secoli, il locale è diventato un vero e proprio salotto culturale, frequentato da artisti, poeti e intellettuali di fama mondiale. Tra i nomi illustri figurano Charles Baudelaire, James Joyce, Gioacchino Rossini, Sophia Loren, Federico Fellini, Richard Wagner e Johann Wolfgang von Goethe. Le sale ospitavano medaglioni, placche e miniature dedicate ai visitatori celebri, rendendo il Caffè un piccolo museo sotto tutela del Ministero della Cultura.
Il contenzioso legale è iniziato nel 2017, quando scaduto il contratto d’affitto, l’Ospedale Israelitico aveva chiesto di rientrare in possesso dei locali. La proposta di un nuovo canone di affitto, superiore ai 150mila euro al mese rispetto ai precedenti 17mila, non trovò accordo con il gestore. Dopo diversi ricorsi e sentenze, la Cassazione ha confermato nel luglio scorso la disdetta del contratto.
Oltre allo sfratto, la vicenda ha coinvolto anche la questione dei beni storici del Caffè: dipinti, sculture del Settecento e oggetti di antiquariato trasferiti dal gestore in un magazzino. Dopo un’indagine e il sequestro dei beni, la giustizia ha stabilito che questi restassero separati dalla procedura di sfratto, permettendo l’esecuzione dell’ordine di restituzione dei locali.
Al momento non è chiaro quale sarà il futuro del Caffè Greco. L’Ospedale Israelitico ha annunciato che il locale resterà chiuso fino all’arrivo di un nuovo gestore tramite gara pubblica e che, prima della riapertura, saranno effettuati lavori di manutenzione. Il commissario dell’Ospedale, Antonio Maria Leozappa, ha dichiarato di voler «iniziare a lavorare per riaprire il Caffè», riportando in vita uno dei simboli storici e culturali di Roma.