“Senti st’olive, so’ greche”, Carlo Verdone rivela come è nata la famosa battuta del film cult Borotalco. Ecco “chi c’è dietro” a quelle olive greche

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Ci sono scene dei film di Carlo Verdone divenute famosissime per la loro comicità e quella sulle celebri olive greche in Borotalco è certamente tra queste. È stata girata con il grande Mario Brega, protagonista di tante pellicole firmate dal regista romano e famoso anche per i ruoli nei western del mitico Sergio Leone.

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Qualche tempo fa, Verdone ha raccontato un simpatico retroscena su quel ciak: ecco come nacque quell’indimenticabile battuta.

Carlo Verdone la scena epica delle olive greche

La scena, come molti ricorderanno, vede il protagonista del film interfacciarsi con il suocero interpretato da Mario Brega, nel negozio di alimentari che quest’ultimo ha messo in piedi per lui.

L’uomo lo accoglie mostrandogli le prelibatezze in vendita nella bottega e inizia a imboccarlo per fargli assaggiare alcuni dei prodotti sul banco.

Dopo avergli fatto assaporare una fetta di prosciutto crudodolce, un zucchero”, arriva la scena epica.

Senti st’olive, queste so’ greche. Greche!” gli dice mentre gliene infila una in bocca. “Come so’? Dì la verità” chiede all’impacciato protagonista, che risponde a bocca piena: “So’ greche”.

La battuta? Frutto dell’improvvisazione

È ai microfoni di Rai Radio2, intervenendo a I Lunatici, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, che Carlo Verdone ha svelato come nacque la battuta sulle olive greche.

Sembra impensabile, ma quella scena divenuta un cult della cinematografia del regista romano non era prevista dal copione, almeno non così come la conosciamo.

Non era scritta così – ha spiegato Verdone – È nata grazie al grande Mario Brega che si inventò che queste olive erano greche. E io lo rimarcai, venne fuori una cosa che ha fatto molto ridere!”.

Una battuta non scritta, come quella delle olive greche appunto, diventa un momento comico ben riuscito, non è una rarità nei film di Carlo Verdone.

La maggior parte delle risate che il pubblico s’è fatto con i miei film è frutto di improvvisazione” ha rivelato ancora il regista romano.