San Lorenzo ha un nuovo profumo: è quello dell’impasto idrolisi di Berberè. Lievito zero, gusto massimo.
Il quartiere di San Lorenzo è uno dei simboli storici di Roma e della romanità ed è qui che, tra i palazzi e il fermento universitario, ha preso vita una pizzeria che riesce a ridefinire il concetto stesso di pizza contemporanea. Stiamo parlando di Berberè che, con il suo approccio innovativo ma profondamente artigianale, ha aperto la sua seconda sede capitolina all’interno del The Social Hub.
Leggi anche:– The Social Hub Roma: il nuovo polo dove vivi, studi, lavori e ti diverti
Una proposta profondamente rivoluzionaria che presenta ai romani un impasto senza lievito aggiunto, leggerissimo e croccante, pensato per tutti coloro che sono alla ricerca di gusto e digeribilità senza compromessi.
Berberè a San Lorenzo: una pizza per il quartiere, per chi lo vive e per chi lo visita
Da culla della romanità, San Lorenzo è stato scelto da Berberè in quanto zona di incrocio tra studenti, creativi e turisti: «Avevamo pensato a Trastevere, ma era già saturo», raccontano. «Qui invece possiamo contribuire a una rinascita». E non è un caso che la pizzeria si trovi dentro il The Social Hub, un hub ibrido tra hotel, co-working e campus universitario che fa sì che il locale sia in contatto diretto con una clientela giovane, internazionale e curiosa.
L’arredamento è quindi in linea con lo stile di The Social Hub, sembra più “da hotel” che da classica pizzeria. Il menù, però, conserva l’anima di Berberè: ingredienti stagionali e biologici, cambiati due volte all’anno, e una forte attenzione alla qualità delle materie prime. A Roma, in esclusiva, sono presenti anche i fritti come i supplì, non presenti nelle sedi del Nord Italia.
L’iniziativa non si ferma alla sola ristorazione: Berberè collabora attivamente con The Social Hub anche sul fronte eventi e delivery.
L’idrolisi e gli impasti che raccontano una filosofia
La proposta gastronomica di Berberè si fonda su una riflessione profonda sull’impasto, elemento centrale della pizza. Tre le alternative offerte: il classico con lievito madre e farina bio tipo 1, il “biodiverso” ricco di cereali e semi selezionati, e l’“idrolisi”, punta di diamante della proposta romana.
Quest’ultimo impasto, realizzato con grano spezzato fermentato spontaneamente in acqua calda, è completamente privo di lieviti aggiunti. «Sì, lo facciamo senza lievito. Grano spezzato fermentato spontaneamente con acqua calda. Senza alcun tipo di lievito aggiunto. Super leggero e naturale. Risulta un po’ più leggero e croccante rispetto al classico», spiegano i pizzaioli. Ma è soprattutto una proposta nata per chi cerca una pizza facilmente digeribile, senza rinunciare alla soddisfazione del morso.
Attenzione, però. L’approccio di Berberè non è qualcosa di esclusivamente tecnico: è una filosofia che parte dalla selezione del grano e arriva fino alla tavola, passando per la cura nel servizio e la costruzione di un’identità coerente con i tempi. L’offerta si completa con dolci d’autore firmati Luigi Biasetto, nome noto della pasticceria d’eccellenza.
Con questa nuova apertura, Berberè non si limita a portare una buona pizza a San Lorenzo ma vuole contribuire a ridisegnare l’immagine stessa del quartiere, unendo sostenibilità, innovazione e identità locale. Anche una pizzeria può diventare simbolo di trasformazione. E se profuma di pizza all’idrolisi, meglio ancora.
Photo Credits: @Annarita Canalella