A pochi passi da Piazza Navona, la Basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio è caratterizzata da un dettaglio unico

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Avete mai visitato la Basilica di Sant’Agostino a Roma? Sita in Campo Marzio è una delle prime strutture religiose del Rinascimento, con una facciata eretta tra il 1479 e il 1482 da Giacomo da Pietrasanta e Sebastiano da Firenze. Ciò che la distingue dalle altre è il fatto che al suo interno le cortigiane avevano un posto d’onore.

Basilica di Sant’Agostino a Roma, tra storia e architettura

La Basilica di Sant’Agostino ha origini risalenti al XIV secolo: gli agostiniani decisero di costruire una nuova sede dedicata a Sant’Agostino per sostituire la precedente Chiesa di San Trifone in Posterula. Tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo venne edificata per poi essere ultimata intorno al 1420.

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La facciata rimanda all’architettura rinascimentale romana e presenta nell’ordine inferiore un grande portale con timpano triangolare. Ai lati sono presenti, invece, due portali minori sovrastati da due finestre tonde. La Basilica di Sant’Agostino fu la prima chiesa di Roma ad essere dotata di una cupola.

Al suo interno vi sono molte opere d’arte: la celebre Madonna del Parto di Jacopo Sansovino (1521) che secondo la tradizione popolare, sarebbe miracolosa. E poi ancora la Madonna del Loreto di Caravaggio, detta anche Madonna del Pellegrini.

Il dettaglio sulle cortigiane

Ciò che lascia tutti a bocca aperta è che la Basilica di Sant’Agostino era l’unica chiesa di Roma ad aprire le porte alle cortigiane e non solo, proprio a loro venivano riservati i primi banchi con lo scopo di tutelarle dal popolo che le giudicava negativamente e di evitare possibili distrazioni tra i fedeli.

Inoltre, nella chiesa ci sono le tombe di alcune di loro come Fiammetta Michaelis, amante di Cesare Borgia o Giulia Campana con le sue figlie, Penelope e la celebre Tullia d’Aragona.

FOTO: SHUTTERSTOCK