“D’Amore Morte e altri Demoni” è una delle opere più coinvolgenti di Gabriel Garcia Marquez.

Partendo da questo titolo, all’interno del suo nuovo format teatrale “#EpicFail”, Valdrada Teatro ha portato in scena al Teatro del Lido di Ostia “Di Altri demoni”: il secondo capitolo dell’indagine che la compagnia under 35 sta svolgendo sui fallimenti della società contemporanea, dopo “Precario Diario” che ha debuttato il 22 settembre al Comic Of di Roma.

A tratti ironico, a tratti violento, “Di Altri Demoni” porta in scena, grazie all’attenta regia di Chiara Becchimanzi e al supporto della psicoterapeuta Matilde Conteduca che ha vissuto in prima persona le testimonianze e le dinamiche dei maltrattamenti, gli amori sbagliati, l’incapacità di amare ma anche l’ipocrisia e le illusioni, le maliziose connivenze e i luoghi comuni, dai più semplici ai più atroci.

Uomini violenti, uomini frustrati, uomini che amano male, donne che non capiscono il limite dell’amore e l’incapacità mediatica di proporre con attenzione i temi in questione, riducendo tutto a fenomeni da esporre come animali allo zoo: “Altri Demoni” è un alternarsi di quadri che in due ore di spettacolo riescono a restituire un quadro complesso della società contemporanea, mostrandone il fallimento affettivo, che sfocia in possesso, violenze e, a volte, femminicidio.

Seppur lo spettacolo risulti forse troppo lungo, soprattutto la parte finale dedicata ai media, riesce comunque a offrire una panoramica complessa sulle dinamiche, accendendo un cono di luce sui risvolti psicologici e facendo entrare lo spettatore negli sviluppi e negli andamenti della mente maschile.

La narrazione che vede un susseguirsi di moneti lirici, ironici, tragici ed esilaranti, grotteschi e coinvolgenti è affidata a una buona squadra di attori (Chiara Becchimanzi, Daniele Parisi, Raffaele Balzano, Valerio Ricci, Emanuele Avallone, Margherita Franceschi, Giulia Vanni) che ben regge le dinamiche di uno spettacolo “mobile” che porta letteralmente lo spettatore a “entrare” nelle case e nelle menti dei protagonisti.

Tra tutti spicca indubbiamente Daniele Parisi, attore estremamente poliedrico in grado di catalizzare con perizia l’attenzione degli spettatori in ogni singolo passaggio.

Recensione di Luca Perazzolo