Di fronte al Laghetto dell’EUR, immerso tra l’architettura razionalista e i grandi viali del quartiere romano, si trova una struttura misteriosa: l’Acquario di Roma. O meglio, quello che doveva essere l’Acquario di Roma.
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Il progetto “Mediterraneum – Sea Life Roma Aquarium”, annunciato per la prima volta nel 2014, poi nel 2018, infine dato per certo a dicembre 2022 e ancora entro l’8 dicembre 2024, è oggi – aprile 2025 – un grande punto interrogativo.
L’Acquario di Roma riuscirà ad entrare nella ‘rete’ del uovo brand Eur District?
Ieri, 9 Aprile 2025, durante l’evento di presentazione del brand “Eur District”, abbiamo chiesto direttamente a Titti Di Salvo, presidente del Municipio IX Roma Eur: “Anche l’Acquario di Roma farà parte prima o poi di Eur District? Che aggiornamenti ci sono?”
“La domanda va rivolta in primis a Eur Spa. In ogni caso la problematica è legata a diverse aspetti: intanto alla struttura societaria, a un impegno di valorizzazione del capitale che era di 20 anni, e che la proprietà voleva estendere per recuperare gli investimenti. Poi c’è il tema dell’attrattività: la struttura era stata pensata 20 anni fa, e va aggiornata. È stato coinvolto anche l’Acquario di Genova per trovare soluzioni. La struttura è pronta, ma lo è in relazione a un’idea di 20 anni fa. Infine, ci sono pareri discordanti da parte dei tecnici sulla sostenibilità. È tutto molto complicato. Non ci sono novità di date. Eur Spa e il nuovo amministratore delegato stanno lavorando per risolvere i problemi.”, queste le parole della presidente del 9 Municipio.
L’acquario, progettato per occupare oltre 14.000 metri quadrati e contenere circa 5 milioni di litri d’acqua, era stato pensato come uno dei più grandi d’Europa. Un vero e proprio paradiso marino nel cuore dell’EUR, destinato a diventare un polo scientifico, educativo e turistico di rilievo internazionale.
Le sezioni previste includevano ambienti dedicati al Mediterraneo, agli oceani del mondo, alle acque dolci e a laboratori didattici interattivi. Tecnologie sostenibili, spazi per la ricerca, attività per le scuole: tutto era stato pensato per creare una struttura moderna e funzionale. Ma l’idea, come ha fatto notare Di Salvo, risale ormai a vent’anni fa.
Già mesi fa, l’ingegner Massimiliano Ricciardi – vicepresidente di Mare Nostrum Romae – aveva dichiarato che l’obiettivo era aprire l’acquario entro il Giubileo del 2025. Una scadenza che era stata confermata anche dal capo progettista Domenico Ricciardi, che aveva indicato l’8 dicembre 2024 come data possibile. Ma tutto dipendeva dalla risoluzione di un contenzioso legale. Da allora, però, silenzio.
Roma aspetta il suo acquario da anni. In un momento in cui la città sta accogliendo milioni di pellegrini e turisti per il Giubileo 2025, la mancata apertura dell’Acquario di Roma rappresenta un’occasione mancata.
Intanto sui social la domanda che rimbalza è sempre la stessa: ma l’Acquario di Roma aprirà mai davvero?
Sebbene non ci siano date certe, l’interesse resta alto, da parte dei cittadini, scuole e operatori del settore.
Roma, del resto, ha imparato ad aspettare ed ha anche imparato a riconoscere il valore delle cose belle, soprattutto quando queste possono fare la differenza.