Un lungo viaggio in aereo, soprattutto in estate, è sempre un buon segno: vuol dire che ci si sta allontando da casa per le tante attese ferie. Ma cosa comporta passare lunghe ore nella cabina di un aereo, in condizioni molto diverse da quelle che si vivono con i piedi in terra?

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Un lungo viaggio in aereo, soprattutto in estate, è sempre un buon segno: vuol dire che ci si sta allontando da casa per le tante attese ferie. Ma cosa comporta passare lunghe ore nella cabina di un aereo, in condizioni molto diverse da quelle che si vivono con i piedi in terra?

Nella cabina di un aereo l’umidità è di solito inferiore al 25% e l’aria tende ad essere molto secca. Inoltre, la pressione all’interno della cabina è diversa da quella di altri ambienti e tende a cambiare quando l’areo decolla, atterra o attraversa turbolenze. In areo si passano lunghe ore seduti, va inoltre considerato il jet lag, che può portare a partire ed atterrare in pieno giorno, sottraendo al corpo il riposo e il normale ciclo sonno-veglia.

Come affrontare questi piccoli grandi problemi?

Per quanto riguarda la disidratazione, è importante bere molto e mangiare poco e leggero, evitando caffè e the. Chi indossa lenti a contatto farebbe meglio a toglierle e se si soffre di pelle secca o irritabile, portare con sè una crema idratante e rifrescante.

L‘immobilità è un problema più complesso, perchè stare per ore seduti può comprimere i vasi sanguigni delle gambe, rendendo più difficile il ritorno venoso. Le persone in buona salute di solito ammortizzano questi fastidi senza problemi, magari con l’uso di calze a compressione graduata, ma se si hanno precedenti di trombosi venosa, se si è obesi, si hanno le vene varicose, insufficienza cardiaca o se si stanno assumendo farmaci particolari, è sempre il caso di consultare un medico prima della partenza. In ogni caso, alzarsi ogni ora, fare qualche passo, sgranchire gambe e piedi facendo piccoli esercizi fisici è utile per tutti, anche per evitare eccessiva rigidità muscolare.

Per quanto riguarda i problemi legati al cambiamento della pressione nella cabina, il problema riguarda soprattutto i neonati: si può dar loro un ciuccio o attaccarli al seno nelle fasi di discesa o salita dell’areo. Per gli adulti in buona salute, solo qualche fastidio legato alle orecchie tappate: se invece siete in terapia con l’ossigeno, basta comunicarlo 7 giorni prima alla compagnia area.

Il jet lag è un problema che si risolve solo con il tempo: l’unico consiglio può essere quello di concedersi un po’ di tempo per adattarsi al nuovo orario, cercando di adeguarsi fin da subito e facendo moto per invogliare il corpo al sonno.

Molte persone, durante viaggi in aereo o sui treni ad alta velocità, accusano un fastidio alle orecchie. E’come se si tappassero e potrebbero, in alcuni casi, creare anche un leggero dolore. Per evitare tale disturbo, o comunque per alleggerirne gli effetti, ci sono diversi rimedi. C’è chi trova sollievo semplicemente sbadigliando o deglutendo, ma una forma piuttosto efficace di contrasto a tale fastidio sono le gomme da masticare. Decisamente da evitare invece i tappi nelle orecchie: potrebbero addirittura aggravare il problema.

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