Striscia la Notizia attacca la scelta di confermare Flavio Insinna nella prossima stagione de L’eredità: il messaggio contro il conduttore e la difesa da parte della RAI

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Flavio Insinna a L’Eredità, la stoccata di Striscia la Notizia

Non è stata accolta favorevolmente dal popolo del web la notizia che Flavio Insinna sarà alla guida della 17° edizione de L’Eredità a partire dal prossimo settembre, e anche Striscia la Notizia si è fatta sentire.

A confermare il rumor da giorni dell’aria, il direttore di rete Angelo Teodoli che in una intervista a Il Giornale ha celebrato in pompa magna il ritorno del conduttore: “Flavio è un ottimo professionista, un grande intrattenitore, ha dato molto alla Rai”.

Poi a sua difesa ha aggiunto: “In tutti i programmi a volte accadono momenti difficili dietro le quinte. Penso che Striscia abbia francamente esagerato”.

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Circa un anno fa il tg satirico aveva messo alla berlina Flavio Insinna mandando in onda alcuni terribili fuorionda registrati dietro le quinte di ‘Affari tuoi’: una serie di sfuriate, parolacce, insulti, preoccupazione per l’auditel e tentativi di indirizzare le scelte dei concorrenti che hanno reso necessaria la temporanea eclissi del presentatore romano.

Flavio Insinna a L’Eredità, duro affondo dal tg satirico

Ora che Flavio Insinna è stato premiato con la conduzione de L’Eredità – perché di premio si tratta, considerato il lascito affettivo di Fabrizio Frizzi prima della sua improvvisa scomparsa – Striscia la Notizia torna alla carica e a Davide Maggio fa sapere:

“Da sempre la Rai cerca di far passare quello di Insinna come uno sfogo (magari esagerato) dietro le quinte, ma quello che Striscia ha mostrato è altro: è il taroccamento, l’inganno ai danni dei telespettatori. Come è noto, la numerologia è sempre stata ad Affari Tuoi la chiave per il tarocco”.

E ancora:

Insinna sapeva di essere un intoccabile in Rai. In studio infatti invitava, con l’arroganza di chi si sente protetto dall’alto, pubblico, maestranze, collaboratori a fare quello che volevano con la Rai”.

Dopo un’attenta disamina dei risultati auditel registrati da alcuni programmi condotti l’anno scorso da Flavio Insinna (Dieci Cose, La Strada senza tasse, Il grande match), dall’ufficio stampa della trasmissione di Antonio Ricci si scagliano ancora contro Teodoli e le decisioni di Viale Mazzini:

Striscia non ha proprio esagerato: se avesse voluto farlo avrebbe dato seguito ad altre e più gravi segnalazioni. Non l’ha fatto, per pudore. Pudore che evidentemente difetta a Teodoli. Perché è chiaro che Insinna ha diritto di lavorare, ma è meno comprensibile che i suoi santi in paradiso, a cominciare da Teodoli, si ostinino a farlo passare per vittima. Quando, semmai, le vittime sono le maestranze che hanno lavorato con lui. E che la Rai non ha mai difeso”