A Milano “quattro cerimonie per ricordarlo. A Roma neanche una messa. Grazie”. E’ lo sfogo che Rita Dalla Chiesa affida ai social in occasione dell’anniversario della morte del padre. Ecco cosa ha scritto
Rita Dalla Chiesa e il rammarico per suo padre nel giorno dell’anniversario della sua morte
Il 3 settembre è un giorno molto particolare per Rita Dalla Chiesa che nel 1982 perse il padre, il Generale Carlo Alberto, in un agguato a Palermo insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. La conduttrice si è sempre recata in Sicilia per rendere omaggio al padre, ma quest’anno ha deciso di sfogare il suo più profondo rammarico sui social invece che prendere un aereo.
A Milano “quattro cerimonie per ricordare mio padre. A Roma neanche una messa. Grazie”
Così ha tuonato l’ex volto di Forum esprimendo incredulità, rabbia e indignazione. I fan hanno cercato di consolarla facendole notare che una cerimonia lascia il tempo che trova e che “la gente ricorda, gli vuole bene. E questa è la cosa più vera”.
Rita Dalla Chiesa concorda con questo tipo di pensiero, eppure la storia passa anche attraverso i simboli e spesso quelli mancati sono più eloquenti di riti sterili e stantii sbandierati ai quattro venti.
Rita Dalla Chiesa protesta e lancia un appello: il gesto di solidarietà per Ultimo
Fa riflettere la decisione della conduttrice di protestare, ancora via social e sempre nel giorno dell’anniversario dell’assassinio del padre, a favore di Capitano Ultimo – al secolo Sergio De Caprio – che da ieri non ha più diritto ad una scorta.
Con @ritadallachiesa, da #carabinieri del generale #dallaChiesa , ci teniamo per mano a ricordare un padre ed un comandante che ha donato l' esempio e la vita per la #sicurezza del Popolo senza chiedere nulla in cambio, contrastato dai #generali e dalle #Lobby del Potere . pic.twitter.com/44ahA6CxYv
— Capitano Ultimo (@UltimoUMC) September 3, 2018
Ultimo arrestò Riina nel 1993 e come fu per il Generale Dalla Chiesa, ora è rimasto solo, senza alcuna protezione dallo Stato. Rita si è detta estremamente contrariata e dispiaciuta per la decisione presa e ha lanciato un appello al Ministro dell’Interno:
“Decisione incredibile. Ministro Matteo Salvini, lei sa di questa aberrante decisione? La scorta a Saviano sì, e a Capitano Ultimo no?“
Al sito TPI ha fatto poi sapere che lo Stato non deve commettere gli stessi errori:
“Non sono andata a Palermo oggi per ricordare mio padre – ha spiegato – anche per questo motivo, ho preferito stare vicino a Ultimo. Nella sua solitudine ho riconosciuto la stessa di mio padre“.