Rita Dalla Chiesa si rivolge furiosa a Matteo Salvini e a Luigi Di Maio dopo aver visto l’importo totale della bolletta che dovrà pagare. Tanti i commenti apparsi sotto il post dell’ex conduttrice di Forum

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Rita Dalla Chiesa e la bolletta, il post al veleno su Twitter

Rita Dalla Chiesa è un fiume in piena su Twitter e sappiamo quanto l’atteggiamento battagliero che spesso mostra sui social le abbia causato attacchi e critiche, ma stavolta pare che il popolo del web marci unito e compatto insieme a lei. Al centro della questione sollevata dall’ex conduttrice di Forum, una bolletta della luce di una nota società di distribuzione energetica che ha scatenato la sua furia.

Leggiamo nel cinguettio al vetriolo con tanto di foto della fattura incriminata:

#ENIGAS per un consumo di 150 euro per un mese, totale bolletta 406,87. E questo non è’ ladrocinio legalizzato?

Poi ha lanciato l’appello ai due vicepremer affinché intervengano al più presto: “@matteosalvinimi @luigidimaio #giornatadibollette FATE FINIRE LA PACCHIA ANCHE A LORO!!!!

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La lamentela di Rita Dalla Chiesa per l’eccessiva bolletta ha trovato, ovviamente, parecchi adepti:

“Non deve essere sempre il ceto medio a pagare per tutti”

“Non pagare e porta la fattura al tuo avvocato. Sono dei ladroni!”

“Rompiamo.le catene del servilismo. Produciamo noi l’energia in modo pulito e legale ed esportiamola!!!!!!”

A onor del vero, non è la prima volta che Rita Dalla Chiesa si infervora in tal modo quando sente parlare di bollette: nel luglio 2017 Fabrizio Frizzi si era lamentato pubblicamente del fatto che l’Acea avesse staccato l’acqua ad alcune famiglie, così l’ex moglie aveva cinguettato che:

L’Acea è una grande vergogna, Fabrizio. Dalle bollette, a quello che ti fanno pagare anche quando non consumi, perchè in quella casa al mare non ci vai magari da due anni, allo stacco che Roma Nord ha subito oggi. Gli avvocati non bastano. Loro (l’Acea) hanno l’arroganza del potere. Passiamo tutti ad altre società“.

Furia di Rita Dalla Chiesa e la bolletta, la conduttrice sbotta anche contro il Natale

L’opinionista di Italia Sì di Marco Liorni in questi giorni si è resa protagonista anche di un’altra crociata, non contro i politici di turno, le tasse o chi non rispetta gli animali, ma contro il galoppante consumismo in vista del Natale.

“Ma si può cominciare due mesi prima con luminarie, addobbi, pubblicità, vetrine con pacchetti regalo ecc? Ma lo sapete o no che Gesù Bambino nasce il 24 dicembre? E in una mangiatoia, non in un circo mediatico?”

Inutile dire che sono fioccati applausi e complimenti sul suo profilo Twitter.

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