Era nei piani dell’ISIS attaccare la famiglia reale colpendola sul lato emotivo con l’uccisione o il rapimento del Principino George. Ecco quali erano i piani

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L’Isis progettava un attacco alla Royal Family: il Principino George rapito o ucciso fuori da scuola

Arriva ora l’ammissione di colpevolezza da parte di Husnain Rashid, il 32enne britannico fanatico dell’ISIS che ha confessato che stava pianificando di colpire la royal Family e rapire o uccidere il Principino George una volta uscito da scuola.

Davanti alla corte di Woolwich Crown, l’uomo – residente nel Lancashire – ha ammesso di aver commesso tre reati, tra cui la progettazione di attentati al cuore e ai simboli di Londra e la propaganda di terrorismo.

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L’incitamento a colpire il primogenito di William e Kate nonché terzo nella linea di successione alla corona, avveniva su Telegram in una chat di gruppo dove Rashid gestiva il canale criptato ‘Mujahid solitario’.

Principino George rapito o ucciso, Rashid rischia l’ergastolo

Il piano era quello di rapire o uccidere direttamente il Principino fuori dalla scuola di Thomas’s Battersea, nella parte ovest della capitale britannica. Inoltre, secondo le indagini di Scotland Yard, pare che il simpatizzante del sedicente Stato Islamico avesse diffuso in chat la foto del piccolo di quasi 5 anni sopra le sagome di due jihadisti incappucciati.

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Mentre il principino George, ignaro di essersela vista brutta, regala al mondo intero smorfie deliziose, la mente del suo tentato rapimento è in carcere e rischia la massima pena: la sentenza è attesa per il prossimo 28 giugno.