In questi giorni Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ci ha aggiornato costantemente sul ricovero in ospedale e sull’intervento di bypass gastrico a cui si è sottoposto.

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Numerosi, infatti, i video e le immagini in cui si mostra provato dall’anestesia, le flebo e dalla degenza, ma non mancano scatti dove appare felice e sorridente, attorniato dallo staff dell’ospedale.

Ultimamente, però, aveva detto via social che si sarebbe aspettato qualche visita in più da parte di persone che considera amici, lasciando intendere di aver provato delusione nei confronti di chi non si è fatto vivo nemmeno per un saluto.

Terminata la degenza, Platinette ci tiene ad archiviare questa storia, che ha preso una piega inaspettata. Molti, infatti, hanno ravvisato nelle sue parole un grido d’aiuto, ma la mitica Platy chiarisce che non è così, nella maniera più assoluta: “Non volevo generare tutto questo vulcano di reazione per aver semplicemente detto che mi aspettavo delle visite – dichiara in un video su Facebook – Non mi aspettavo "delle" visite". Mi hanno dato fastidio le reazioni di qualcuno con cui hai lavorato degli anni e poi improvvisamente in certe situazioni vedono ciò che fai come una sorta di vendetta: niente di tutto ciò”.

Ci sono rapporti professionali e rapporti umani – riflette ancora – uno spera che le due cose a volte siano miscelate e si accorge poi che non è così, ma magari mi sbaglio io. Sto bene, non soffro di solitudine, mi ha fatto piacere vedere qualcuno ma non era un grido di allarme”.