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Guai all'orizzonte per Pippo Baudo, rinviato a giudizio perché nel 2014 nel corso di tre programmi su Rai 1, La7 e Radio 24 espresse giudizi considerati offensivi nei confronti di Federica Gagliardi, meglio conosciuta come la Dama Bianca.

La donna venne bloccata a Fiumicino perché tornò da un viaggio in Venezuela con 24 kg di cocaina addosso: per questo reato è stata condannata a 3 anni e 4 mesi di reclusione in primo grado.

 

DOMENICA IN, PERDE LA TESTA IN DIRETTA: INTERVIENE PIPPO BAUDO

Il nome ‘Dama Bianca' le venne affibbiato nel 2010 quando comparse, fasciata di bianco, accanto all'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi pronta ad imbarcarsi per il G8 in Canada. La donna è balzata nuovamente agli onori della cronaca nel 2015 quando in un blitz antidroga tra Lazio e Campania, vennero arrestate 28 persone, ritenute socie della Gagliardi.

Ora, però, ad essere nei guai è Pippo Baudo che a suo tempo ammise di aver utilizzato “un termine un po' forte ma d'altra parte quello che ha fatto è ignobile” aveva puntualizzato. Nella fattispecie, a La Vita in Diretta definì la Dama Bianca ‘mignot**na' durante un collegamento video da San Patrignano dove si trovava per promuovere la campagna “Wefree” finalizzata ad aiutare i minorenni tossicodipendenti.

L'epiteto, giudicato gravemente offensivo, venne accompagnato da altri termini poco politically correct a Le invasioni barbariche su La7 e a La Zanzara su Radio 24. Il processo al conduttore di Domenica In è fissato per il 21 febbraio 2018.