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E’ stato una delle figure più incisive del calcio. Paolo Maldini, per molti anni capitano del Milan, ha rilasciato un’intervista a ‘I signori del calcio’ su Sky Sport da cui è trapelata un po’ di amarezza per il rapporto finito non troppo bene con la squadra che lo ha visto protagonista per 25 anni.

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“Il presidente Berlusconi ha fatto altre scelte. L’ho visto in occasione della mia ultima partita, è da allora che non lo sento. So benissimo che è lui la persona che decide e, non avendolo mai sentito negli ultimi sei anni… Io ho la mia vita e sto bene così. Ma spesso mi chiamano. Mi hanno chiamato Leonardo, poi Allegri, Seedorf e infine Barbara Berlusconi. Loro mi coinvolgono, ma ogni volta dico la stessa cosa: se posso ridare qualcosa a una società che mi ha dato tanto, lo faccio volentieri. Ma voglio decidere con la mia testa. E questa sembra una cosa complicata o che possa creare scompiglio”.

Non è troppo stato tenero neanche nei confronti di Galliani:

 

“Considero Galliani un grandissimo dirigente ma probabilmente è un po’ carente nella zona calcistica: nel decidere e nel valutare i giocatori. Lì dovrebbe essere affiancato. Se vuoi tornare a essere grande ci vuole un percorso, ci vogliono delle idee. Ci vuole gente che sappia di calcio e in questo momento al Milan è quello che manca. So benissimo che è molto più facile dire alle persone a cui vuoi bene che sono brave e belle, ma è molto più utile dire le cose come stanno. La mia posizione critica nei confronti del Milan è solamente un atto d’amore perché verso questa società provo ancora un forte sentimento”.

Per il suo futuro Paolo Maldini ha escluso un ritorno alla società in cui ha militato per anni, ma potrebbe prendere in considerazione un coinvolgimento nella Fifa:

“Infantino ha chiesto il mio appoggio. Vorrebbe chiamare diversi ex calciatori. Vedremo. Ma non mi candiderei mai da solo”. Ha concluso l’ex capitano rossonero Paolo Maldini.