Il conduttore difende lo show, amatissimo dal pubblico che lo segue in massa anche in replica, spiegando il suo punto di vista sul trash

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Venerdì 9 aprile andrà in onda una delle puntate storiche di Ciao Darwin, quella che vide contrapposto l’amor sacro con quello profano. A capitanare le sue squadre ci saranno Giada De Blank e Franco Trentalance. Alla conduzione ovviamente Paolo Bonolis e il suo fido compare Luca Laurentis.

Paolo Bonolis Ciao Darwin: “Non è trash ma…”

Paolo Bonolis è stato protagonista di una bella intervista con Serena Bortone, nel quotidiano “Oggi è un altro giorno”: il conduttore Mediaset, fra i più amati in assoluto del pubblico italiano, ha parlato con sincerità e leggerezza del lavoro, della famiglia e della critica televisiva. La carriera di Paolo Bonolis è sotto gli occhi di tutti, ma come ha ricordato la Bortone durante l’intervista, spesso il presentatore è stato accusato di fare tv trash.

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Ovviamente si parla soprattutto di Ciao Darwin, un programma che ha continuato a conquistare i telespettatori anche in replica e a vincere le sfide dello share, ma senza scollarsi di dosso l’etichetta di tv spazzatura.

Alla domanda se è rimasto dispiaciuto da queste critiche, Bonolis ha risposto: “Non mi dispiace, capisco i limiti del critico: si pongono delle etichette e si fa prima a giudicare le cose, è tutto molto sbrigativo. Anche il pensiero non deve soffermarsi troppo per capire. Alcuni prodotti che ho fatto non sono trash, ma racconti divertiti sulla surrealtà che viviamo quotidianamente e sono privi di ipocrisia. Si vive spesso una tv che sa essere ipocrita, quando c’è qualcosa di non ipocrita viene guardato con sospetto. Ciao Darwin non è un prodotto trash, ma racconta il trash, quello che viviamo tutti quanti noi facendo finta che sia una realtà comprensibile”

Bonolis è un uomo di cultura, dotato di una proprietà di linguaggio che non si trova tutti i giorni: come ha fatto notare durante l’intervista, spesso si tende a dimenticare tutto quello che ha fatto nella sua carriera, a parte Ciao Darwin.

Bonolis ha parlato anche del libro che ha scritto, “Perchè parlavo da solo”, affrontando temi più privati come la famiglia e l’amore per la figlia Silvia, nata con una malattia congenita, e smentendo di essere un cinico nel senso negativo del termine: “Io sono un cinico buono. Il cinismo cattivo è quello che ti porta verso l’indifferenza, quello buono ti porta versa la leggerezza”