La Clinica Mediterranea di Napoli ecco cosa ha fatto contro il record dei parti cesarei

In una Regione come la Campania che detiene in sanità il record di tagli cesarei, la Clinica Mediterranea di Napoli, da sempre sensibile alle tematiche legate al mondo femminile, ha messo in atto un'inversione di marcia. "Siamo passati dal 57,5% di tagli cesarei nel 2011 al 33,4% del 2015, ha sottolineato Celeste Condorelli, in occasione dell’incontro "La Sala Parto incontra le Donne", tenutosi presso la Clinica Mediterranea. “Abbiamo deciso di portare avanti un cambiamento che riguarda la formazione, il personale medico e infermieristico amministratore delegato della Clinica Mediterranea, facendo selezioni nazionali e modificando anche le sale parto”.

“Dobbiamo rendere le donne protagoniste dell'evento nascita”, precisa Agostino Menditto ginecologo U.O. Ostetricia e Ginecologia Clinica Mediterranea. “La nostra organizzazione prevede in reparto una "sala parto familiare", una camera simile a quella di casa, ma con la giusta assistenza. Si tratta di una sala unica nel centro sud Italia, un ambiente sicuro e rilassante, dove è presente anche una vasca per il parto in acqua". Un ritorno al parto naturale anche per quelle donne che affrontano un parto successivo ad un cesareo. "Vogliamo non dare per scontato che dopo un cesareo non ci possa essere un parto naturale, anzi – continua Menditto – Di parto non si muore ma si nasce, nonostante sia presente l'ipotesi di mortalità materna, si deve tener presente come sia più alta in caso di parto cesareo”.

Ogni primo sabato del mese è possibile inoltre scoprire il percorso nascita offerto dalla Clinica Mediterranea.".Dal 2015 –   precisa Maria Vicario, presidente della Federazione nazionale Collegio Ostetriche – abbiamo portato avanti un importante percorso di formazione e nel 2016 siamo partiti con l'ambulatorio di gravidanza fisiologica, al quale è possibile prenotarsi attraverso il C.u.p.".

Mattina e Gabriella Pacini dell'Associazione "Freedom for Birth" di Roma hanno sottolineato durante l'incontro come anche una buona comunicazione verbale e paraverbale in sala parto sia necessaria per una migliore qualità assistenziale. A chiudere la manifestazione l'intervento di Daiana Foppa, Ostetrica dell'ospedale di Vipiteno, conosciuto da tempo per l'alta incidenza di parti naturali. "Il parto deve essere una esperienza positiva per favorire fin dall'inizio il giusto rapporto tra madre e figlio", ha detto.