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Si è scatenata una polemica social tra Vittorio Sgarbi ed i ragazzi de Il Volo che, nei giorni scorsi, avevano annunciato di aver rifiutato di esibirsi alla cerimonia di insediamento di Donald Trump che avrà luogo il 20 gennaio prossimo. Gli stessi ragazzi avevano dichiarato:

“Abbiamo rifiutato il suo invito perché non siamo mai stati d’accordo con le sue idee: non possiamo appoggiare un uomo che ha basato la sua ascesa politica sul populismo oltre che su atteggiamenti xenofobi e razzisti”.

Questa frase non è proprio andata giù a Vittorio Sgarbi che, in un video sul suo profilo Facebook li ha pesantemente attaccati accusandoli di essere 'tre coglionc***i' che hanno voluto prendere una posizione contro Trump perché va di moda e perché ‘fa figo’ per un cantante poter dire di aver rifiutato un ingaggio così prestigioso per non andare contro i propri principi morali.

Le sue parole, come sempre, sono state piuttosto dure, ma anche ironiche. Il critico ha infatti consigliato a Trump di mettere su un Cd invece di spendere soldi per gli originali.

Non sono d’accordo con le idee di Trump? Ma devono avere delle idee o devono cantare?” Si è chiesto Vittorio Sgarbi nel lungo video.

La risposta di Piero Barone è arrivata poco dopo. Sempre via social, infatti, il ragazzo ha voluto dire la sua:

Siete cantanti, vi hanno chiamato per cantare dunque cantate. Con questo semplice ragionamento personaggi pubblici, leoni da tastiera ed odiatori seriali si stanno accanendo contro le nostre recenti affermazioni. Dunque per la logica che loro rivendicano, un cantante "deve" cantare, non deve avere un pensiero critico […] Rimango del parere che un cantante non è un CD ma una persona libera di scegliere come, quando, per chi cantare”.

E con queste parole la querelle sembrava essersi esaurita quando, improvvisamente, Sgarbi è tornato all’attacco. In un video di poche ore fa, infatti, ha accusato i ragazzi de Il Volo di aver parlato in maniera puramente ipotetica e di non aver mai ricevuto nessuna convocazione ufficiale da parte di Trump o dai suoi collaboratori:

“A me è dispiaciuto vederli mortificati, ma era inevitabile. Ora credo si possa dire perfino di peggio: Siamo certi che Trump li abbia chiamati veramente? […]  E’ così bello essere come De Niro ed insultare Trump […]  Io sono assolutamente certo che loro non potranno esibire nessuna richiesta ufficiale e che hanno detto di no al niente!”

Come finirà questa storia? Non resta che aspettare ‘la prossima puntata’!