Greta Thunberg criticata da un ragazzo di 26 anni anche lui malato di Asperger. ‘No, la sindrome di Asperger non è un superpotere’: cosa svela il ragazzo su questa sindrome di cui è affetta anche l’attivista ambientale Greta

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A soli 16 anni, è diventata il simbolo mondiale della lotta ai cambiamenti climatici. Ma sebbene la battaglia portata avanti sia nobile e necessaria, Greta Thunberg non raccoglie le simpatie di tutti e c’è chi la critica, anche per come – ad esempio – parla della sindrome di Asperger, diagnosticata all’età di 11 anni. Questa ragazzina svedese sta facendo molto rumore in ogni angolo del pianeta e parla ai capi di Stato mondiali con voce ferma e decisa, diventando una vera e propria eroina. “Merito dei miei superpoteri” dice lei riferendosi alla sua malattia. “Non è affatto così” replica David, un 26enne con la sua stessa sindrome.

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Greta Thunberg criticata: “L’Asperger non è un superpotere”

Qualcosa di diverso rispetto a tanti altri ragazzi nel mondo, Greta certamente ce l’ha. Altrimenti difficilmente avrebbe potuto richiamare intorno a sé un’attenzione così alta. È passato tempo da quando da sola scioperava davanti al Parlamento svedese per chiedere al suo governo di agire contro i cambiamenti climatici.

Oggi, la 16enne dalle trecce bionde non è più sola e al suo fianco ci sono milioni di altri ragazzi, suoi coetanei, che scendono in piazza in ogni città del mondo.

Lei nel frattempo viene ricevuta da politici e capi di governo, parla loro con una semplicità disarmante – Avete rubato i miei sogni” ha detto davanti alle Nazioni Unite – inchiodando i potenti alle loro responsabilità.

Merito dei miei super poteri” dice Greta Thunberg, riferendosi alla sindrome di Asperger che in molti hanno imparato a conoscere proprio grazie a lei.

Ma c’è chi non è d’accordo: “Non credo che avere l’Asperger ci renda speciali” afferma David Catoni, Asperger che di anni ne ha 26.

La solitudine e l’emarginazione

Se per molti, dunque, Greta è diventata un modello proprio per la sua malattia, per il 26enne intervistato da Le Iene, l’Asperger non rende affatto speciali e di certo non dà alcun superpotere.

Io non voglio tanto, chiedo solo un gruppo di amici, sconfiggere l’emarginazione. Questo –  prosegue David – non fa di me una persona con superpoteri.  Penso che il più grande nemico di noi Asperger sia la solitudine e avere tanti impegni e una battaglia da portare avanti non significa avere vita sociale”.

Il giovane però ammira ciò che fa la ragazzina svedese: “Sono contento che Greta abbia trovato una battaglia da perseguire e uno scopo. Ci sono tanti Asperger che si impegnano in lotte onorevoli”.

Ma se una parte Greta Thunberg viene criticata per come descrive la sindrome di Asperger, dall’altra David apprezza la sua disinvoltura nel parlarne apertamente: “Fa bene a rivendicare quella che non è assolutamente una malattia né qualcosa da cui si è ‘affetti’, ma soltanto un modo di essere. In questo modo può aiutare altri Asperger a non isolarsi e a non auto-incolparsi per il solo fatto di essere diversi”.